Un influencer ha condiviso sui social lo scontrino del pranzo al ristorante in un paesino alle pendici dell'Etna, a Catania: quanto ha speso.
La Sicilia è una delle regioni più affascinanti d'Italia. Qui, il patrimonio artistico e culturale si unisce alle bellezze naturalistiche in un mix unico e inimitabile. Ciò è vero anche per la zona di Catania, la città che si trova alle pendici dell'Etna. E la nostra storia di oggi è ambientata proprio nei pressi di questo minaccioso e spettacolare vulcano attivo che, di tanto in tanto, fa sentire ai catanesi la sua presenza con delle incantevoli eruzioni.
In particolare, ci troviamo a Santa Venerina, un comune di circa 10.000 abitanti nella città metropolitana di Catania. Filippo, l'autore della pagina Il mio viaggio a Milano, tornato nella sua natia Sicilia per le festività pasquali, ha visitato insieme alla madre e al padre una delle tante distillerie per le quali Santa Venerina è famosa. Quindi, al termine di questa gita fuori porta, è andato a mangiare in un ristorantino tipico proprio a Santa Venerina e ha condiviso la sua esperienza sui social network.
Lo scontrino del ristorante alle pendici dell'Etna
Filippo e i suoi genitori hanno pranzato in un ristorantino rustico e tradizionale. Per aprire le danze, i commensali scelgono un antipasto misto della casa che viene servito su un tagliere di legno dalla forma della Sicilia. L'antipasto, per una singola persona, è davvero enorme. Affettati, formaggi, olive, finocchio in agrodolce, caponata, parmigiana, fungo gratinato, polpetta di funghi, polpetta di spinaci: solo questa portata potrebbe essere sufficiente a sfamare tutti e tre i commensali. Per continuare, Filippo ordina una grigliata mista di carne che viene cucinata proprio alle sue spalle e la cuoca gli offre anche una bistecca di trinca.
Ovviamente, il pranzo non può che essere accompagnato da una squisita bottiglia di vino proveniente dai vitigni locali. Quindi, il pranzo procede con un'insalatina della nonna tipica catanese con pomodoro, cipolla e ricotta salata. I genitori ordinano una porzione di penne al ragù e una porzione di maccheroni al sugo. Il pranzo si conclude con un tipico amaro e del caffè. In totale, per tutto questo ben di Dio, i commensali hanno speso 70 euro. Ovvero, circa 23 euro a testa. Un prezzo decisamente ottimo che ha stupito Filippo. I ristorantini tipici nei paesini si confermano essere delle oasi felici in cui è possibili mangiare cibo tradizionale a prezzi decisamente accessibili. E tu, cosa ne pensi di questa esperienza?
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