"In questo caso hai diritto al rimborso", il consiglio dell'avvocato sulla truffa delle bollette del gas gonfiate

L'avvocato Massimiliano Dona, specializzato in tutela dei consumatori, ha spiegato ai consumatori come ottenere il rimborso in caso di bollette del gas gonfiate.

In questo inizio di 2024, tantissimi consumatori hanno denunciato di aver ricevuto bollette del gas anomale dal valore anche triplicato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questa situazione, collegata all'introduzione del mercato libero dell'energia, che per il gas ha avuto inizio ufficialmente il 10 gennaio 2024, ha colto inaspettati tantissimi italiani. In realtà, quella che hanno subito questi sfortunati cittadini è una vera e propria truffa legalizzata.

In questo contesto, i consumatori spesso si sentono impotenti. Tuttavia, l'avvocato Massimiliano Dona, specializzato in tutela dei consumatori nonché Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato che in un determinato caso i consumatori hanno diritto a un rimborso per le bollette gonfiate.

"In questo caso hai diritto al rimborso", il consiglio dell'avvocato sulla truffa delle bollette del gas gonfiate
Massimiliano Dona spiega la truffa delle bollette del gas

Rimborso per le bollette del gas gonfiate: il consiglio dell'avvocato

Massimiliano Dona ha spiegato che la sua associazione sta ricevendo tantissimi reclami di bollette, soprattutto del gas, esplose. L'avvocato, quindi, ha spiegato cosa succede in realtà. "Il consumatore aveva aderito al mercato libero e aveva aderito a un'offerta molto vantaggiosa a prezzo fisso ma anche a tempo determinato", ha rivelato l'avvocato. "Quell'offerta va in scadenza proprio alla viglia o durante i mesi invernali che per il gas sono molto onerosi perché i consumi salgono e l'azienda non avverte, come invece dovrebbe fare 3 mesi prima per legge, della scadenza", ha aggiunto l'avvocato. Oppure, l'azienda avvisa i consumatori in maniera opaca, aggiungendo la comunicazione tra altre a cui il consumatore non da importanza. Di conseguenza, il consumatore, senza saperlo, accetta automaticamente la nuova offerta che non è per niente vantaggiosa.

"Il risultato è che una bolletta di 250 o 300 euro può arrivare a costare anche 1.000 euro", ha spiegato l'avvocato. Massimiliano Dona, però, ha aggiunto che c'è un modo per difendersi. Infatti, bisogna capire se la comunicazione è avvenuta correttamente come previsto dalla legge. Nel caso in cui l'azienda non ha comunicato il cambio di tariffa come dovuto, ovviamente, il consumatore può avere diritto al rimborso. In ogni caso, il consiglio è sempre quello di monitorare con attenzione le bollette e, in prossimità della scadenza del contratto, contattare l'azienda fornitrice e chiedere a quanto ammonta la nuova tariffa. Nel caso in cui la nuova offerta non vi soddisfa, è consigliabile cambiare gestore. "Il bello del mercato libero dell'energia, così ce l'hanno raccontata", ha concluso l'avvocato, esprimendo un giudizio estremamente negativo sull'introduzione della libera concorrenza per luce e gas.

 

 

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