Roma, sulle banchine del Tevere i vandali realizzano un vero e proprio capolavoro: bici e monopattini elettrici abbandonati sull'asfalto
Il car e bike sharing e tutti gli strumenti a supporto della mobilità elettrica hanno invaso le nostre città diversi anni fa, ormai. Ma, in alcune località, ciò è chiaramente avvenuto solo per ragioni di interesse e di profitti economici, e non per una reale sensibilità da parte di chi introduceva tale novità. Tanti e roboanti gli annunci fatti da svariate amministrazioni, in riferimento a quanto importante sia introdurre, nelle strade della Penisola, il concetto di trasporti green, che si contrappone all'utilizzo smodato di auto e scooter privati. Poi, finite le inaugurazioni e messi in strada i veicoli elettrici, poco o niente è stato fatto per educare il cittadino, per sensibilizzarlo al rispetto di quei mezzi. Visti un po' come un giocattolino, con cui intrattenersi fin quando è divertente. Ma poi, non appena lo spasso finisce, il giocattolo viene dimenticato. Messo in un angolo, buttato, maltrattato.
Proprio come si comportano i bambini, gli incivili operano così. Persone senza rispetto per la cosa pubblica, che usano la città, e tutto quello che è a portata di mano, a proprio piacimento. Succede un po' questo a Roma, e di testimonianze ne arrivano davvero tutti i giorni dalle strade della Capitale. Dove non è per niente difficile imbattersi in un monopattino buttato a testa in giù in un cassonetto della spazzatura, o una bici elettrica il cui cestino è utilizzato come gettacarte. L'ultima segnalazione arriva dalle banchine del Tevere.
Roma, groviglio di mezzi pubblici: lo squallore sulle banchine del Tevere
Sulle banchine del fiume romano, un solerte cittadino si è imbattuto in quello che nel titolo dell'articolo abbiamo ironicamente definito un capolavoro dei vandali. Guardate attentamente la foto, pubblicata dalla pagina Facebook 'Roma fa schifo': un groviglio di mezzi elettrici, sapientemente assemblato e lasciato lì, contro il muro ricoperto di graffiti e scritte. Uno scatto che fa male al cuore, e che ben rappresenta la sensibilità a cui facevamo riferimento poco fa, quella nei confronti di questi mezzi. Pari, cioè, a zero.
"È un miracolo che non siano dentro il Tevere", commenta sconsolato un utente. Che prova, quindi, a vedere il bicchiere mezzo pieno. "Devo ammettere che stavolta la combo coi graffiti è perfetta. Il colore, il disordine, il menefreghismo: c'e' tutta la Roma di oggi", scrive Federico. "Centinaia di euro buttati al vento", scrive qualcun'altro, in riferimento al prezzo di questi mezzi. Così decisamente rovinati e danneggiati.
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