A breve sarà firmato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli Enti Locali che porterà aumenti di stipendio in busta paga per oltre 400mila lavoratori. Tante le novità in vista.
Belle notizie in arrivo per centinaia di migliaia di lavoratori, che saranno presto interessati da un importante aumento di stipendio in busta paga. Nei giorni scorsi, infatti, è stato diffuso l'atto di indirizzo relativo al rinnovo del CCNL per gli Enti Locali: oltre 400mila i lavoratori coinvolti, per un impatto economico pari a quasi un miliardo di euro.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro oggetto dell'imminente rinnovo è quello relativo al comparto Funzioni locali per il triennio 2022-2024. Tra gli obiettivi c'è quello di arrestare la diminuzione dei dipendenti, in calo da ormai diversi anni. Il primo modo per farlo è quello di rendere il settore più attrattivo economicamente: è per questo che sono previsti gli aumenti di stipendio in busta paga. Il nuovo contratto, si legge nell'atto di indirizzo, dovrà intervenire sugli istituti del trattamento economico e del welfare integrativo.
Buste paga più ricche: a quanto ammontano gli aumenti di stipendio
Il rinnovo in arrivo nelle prossime settimane andrà ad integrare un adeguamento della disciplina del Fondo per il lavoro straordinario in modo da garantire i dovuti aumenti in busta paga: sarà incrementato in percentuale pari alla somma dei valori degli incrementi contrattuali a regime e futuri, partendo dal rinnovo del 2016. Si andrà ad intervenire anche sul welfare contrattuale, in modo da rendere il settore pubblico comparabile a quello privato. Si richiede un sostegno agli affitti e alla genitorialità, migliori prestazioni sanitarie e mobilità. Tra le richieste ci sono inoltre quelle di non imporre tetti alle retribuzioni di posizione e di risultato per incarichi di elevata qualificazione, semplificare il riconoscimento dei differenziali economici e non solo.
Il rinnovo del CCNL Enti Locali riguarderà il triennio 2022-2024. L'ultimo rinnovo, che ha coperto il triennio 2019-2021, aveva interessato oltre 13mila dirigenti di regioni ed enti locali, amministrativi tecnici e professionali della Sanità, segretari comunali e provinciali dell'area dirigenziale; 430mila dipendenti di regioni, province, comuni e camere di commercio. Secondo le prime stime diffuse dall'ARAN (Agenzia per la rappresentazione negoziale delle pubbliche amministrazioni), a regime gli aumenti medi di stipendio in busta paga, dopo il rinnovo, saranno di 160 euro lordi. Si tratta di un incremento pari al 6,2%.
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