Un utente di Internet ha denunciato la disavventura con un sito web per modificare file: pensava di aver pagato solo 1 euro ma il conto corrente le ha rivelato l'amara verità.
Internet ha semplificato di gran lunga le vite di ognuno di noi. Grazie al web, azioni un tempo complicate sono diventate immediate. Per esempio, su Internet possiamo effettuare una ricerca su qualsiasi tipo di argomento con un semplice clic. In passato, invece, era necessario consultare le enciclopedie e fare ricerche approfondite in biblioteca per informarsi su qualcosa. Inoltre, Internet ci ha dato la possibilità di essere sempre a conoscenza di quanto sta accadendo in giro per il mondo con estrema velocità e facilità. Prima, invece, bisognava aspettare i TeleGiornali oppure acquistare i quotidiani in edicola.
Insomma, Internet ha rivoluzionato il modo in cui viviamo. Tuttavia, il web, oltre ai tanti vantaggi, ha anche molti lati negativi. Uno di questi risiede nelle possibili truffe e negli inganni che si celano nei meandri del World Wide Web. Infatti, online non ci si può fidare di nessuno. Bisogna sempre fare molta attenzione all'affidabilità e all'attendibilità dei siti su cui si naviga. Altrimenti, come nel caso che vi stiamo per raccontare, potrebbero capitare spiacevoli sorprese.
Altro che 1 euro: quanto è costato modificare un file su Internet
Elena, la protagonista di questa storia, ha scritto un reclamo all'Unione Nazionale Consumatori sulla sua disavventura su Internet. La signora doveva modificare un file PDF sul suo computer e, per fare ciò, si è affidato a un sito web che offriva il servizio richiesto alla modica cifra di 1 euro. Elena ha fatto il pagamento, ha usufruito del servizio e si è presto dimenticata della faccenda. Poco tempo dopo, però, ha controllato il suo conto corrente e ha fatto una spiacevole scoperta. Infatti, mentre pagava quel misero euro, il sito web, in maniera ingannevole, ha fatto sottoscrivere a Elena un abbonamento mensile del costo di 49,90 euro.
"L'abbonamento è scattato dopo 3 giorni e si è nuovamente rinnovato dopo un mese: in totale mi hanno fregato 100 euro per un servizio non richiesto e non abilitato", ha denunciato Elena all'Unione Nazionale Consumatori. Purtroppo, però, sembra esserci poco da fare. Infatti, quando tra le condizioni del pagamento, gli sviluppatori del sito avranno anche nascosto una clausola che prevedeva la stipula del contratto di abbonamento. Di conseguenza, Elena ha dato il suo consenso, seppur non ne era al corrente. Di situazioni come queste ne succedono ogni giorno. Per questo, il nostro consiglio è quello di leggere sempre con estrema attenzione tutte le condizioni quando si effettua un pagamento su Internet.
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