La cliente di un bar di Roma si è vista rifiutare il pagamento con carta e ha dovuto fare una cosa assurda per pagare.
In un mondo sempre più digitale, i pagamenti con carta stanno diventando la normalità. E anche la legge si sta adeguando alla modernità che avanza. In Italia, da ormai diversi mesi, gli esercenti, salvo rare eccezioni, sono obbligati ad accettare il pagamento con carta a prescindere dall'importo da pagare. Nonostante questa legge sia molto chiara e non lasci spazio ad alcun tipo di interpretazione, nella vita di tutti i giorni pagare con carta non è ancora possibile ovunque.
Sono ancora tanti i negozi in Italia del tutto sprovvisti di POS, soprattutto nelle zone più periferiche e remote del Paese. In altri casi, invece, quando l'importo da pagare è troppo basso, il commerciante si rifiuta di accettare il pagamento con carta, giustificandosi nei modi più assurdi e originali. Così come è successo a Elisabetta che ha denunciato sui social la sua disavventura in un bar di Roma.
Pagamento con carta rifiutato al bar di Roma: come rimedia la cliente
Elisabetta è andata a fare colazione in un bar di Roma e, al momento del pagamento, si è vista rifiutare la carta di credito. Il totale da pagare era di 2,60 euro e la titolare e la cassiera non ne hanno voluto sapere niente, alludendo a varie scuse. Hanno affermato che il POS non funziona e che, sotto certi importi, non pagano le commissioni. Inoltre, hanno anche sostenuto l'importanza di avere sempre i contanti in cassa. "Ritengo che nel 2024 cose del genere non dovrebbero più succedere, anche nel rispetto degli altri esercenti che invece fanno pagare con carta senza problemi, pagando le dovute tasse e commissioni anche su 1€ di caffè", si è sfogata Elisabetta sui social.
Alla fine, la cliente del bar ha dovuto compiere un gesto discutibile: è andata a casa a prendere i contanti per pagare la colazione. Molti utenti del web hanno ritenuto sbagliato questo suo comportamento. Infatti, secondo alcuni, Elisabetta, invece di sottostare all'illegale imposizione della titolare del bar, avrebbe dovuto contattare le autorità competenti e denunciare il fatto. Anche a nostro avviso questa sarebbe stata la cosa migliore da fare. Dopotutto, come abbiamo spiegato, pagare con carta è un diritto del consumatore e non può essere violato in nessun caso. Questa testimonianza è la dimostrazione che in Italia c'è ancora tanta strada da fare per quanto riguarda i pagamenti con carta e che bisognerà lottare ancora a lungo contro esercenti che calpestano i diritti dei consumatori.
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