Anziano lascia un'eredità superiore a 2 milioni di euro al direttore della rsa presso la quale era ricoverato in provincia di Benevento, in Campania. Dalle indagini sta emergendo la terribile verità sull'accaduto. Indagato il direttore della struttura.
Ha dell'inquietante la vicenda riguardante un'importante eredità lasciata da un anziano al direttore della struttura presso la quale era ricoverato. Ci troviamo ad Apice, un piccolo Comune in provincia di Benevento, in Campania. A marzo 2022 un uomo di 77 anni, un ex docente in pensione, viene ricoverato in una casa di riposo. Dopo pochi mesi, come racconta un servizio andato in onda nell'ultima puntata de La Vita in Diretta su Rai 1, sopraggiunge il decesso. Si scopre dunque che il testamento dell'uomo indica il direttore della rsa come unico beneficiario dei suoi averi, per un valore superiore a 2 milioni di euro.
Fin qui, in realtà, nulla di particolarmente strano. L'uomo, infatti, non era sposato e non aveva figli. Aveva, però, sempre vissuto col fratello. Al momento del decesso, arrivato in maniera completamente inaspettata (per l'anziano erano previste le dimissioni dopo poco tempo) i parenti dell'anziano hanno iniziato ad avere dei terribili sospetti. È emerso, dalle successive indagini, che il testamento dell'uomo è stato in realtà scritto sotto dettatura, a più riprese e non rispecchiava la reale volontà dell'anziano. È questo quanto confermato da una perizia. Come riferiscono i parenti, durante le visite nella struttura in provincia di Benevento il 77enne era sempre in carrozzina, accompagnato dal direttore della rsa e appariva in stato confusionale. Al telefono sembrava invece "come rimbambito" e non in grado di articolare un discorso logico.
Campania, la struttura definita lager da una ex dipendente
I sospetti sono diventati sempre più concreti, anche perché emerge che il testamento sarebbe stato firmato solo un giorno prima del ricovero nella struttura. Il direttore della rsa al momento risulta indagato per circonvenzione di incapace. I beni dell'anziano sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Nei mesi scorsi la salma dell'ex docente era stata anche riesumata per effettuare un'autopsia, ma il cadavere era risultato in avanzato stato di decomposizione. Le indagini, però, proseguono.
Gli inviati de La Vita in Diretta hanno provato a contattare il direttore della rsa, accusato di aver circuito l'anziano. Lì'uomo non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Intercettata telefonicamente, una ex dipendente ha definito la struttura "un lager". La donna ha parlato una situazione triste all'interno della casa riposo, con vecchietti abbandonati a se stessi, ai quali veniva dato per colazione del pane raffermo e per pranzo e cena dei pasti in quantità misera. La donna ha spiegato di aver deciso di lasciare la struttura sita in Campania, dopo aver visto tutte queste situazioni spiacevoli.
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