Il comunicato del Ministero sugli spaghetti istantanei richiamati

Spaghetti, scatta il ritiro di un lotto: l'allerta del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha diramato un avviso di richiamo alimentare riguardante un lotto di spaghetti istantanei. Il ritiro necessario per rischio microbiologico. I dettagli.

Un nuovo avviso di richiamo alimentare è stato diffuso nella giornata di giovedì 28 marzo 2024 dal Ministero della Salute. Come si legge nel comunicato diramato poco fa, il ritiro si è reso necessario per rischio microbiologico. Gli operatori del settore, infatti, sono tenuti ad allertare le autorità competenti in caso di non conformità dei prodotti in commercio. In questo modo si può procedere al richiamo, informando i consumatori tramite avvisi del Ministero e apposita cartellonistica da esporre nei punti vendita.

L'avviso di richiamo alimentare diramato quest'oggi riguarda degli spaghetti istantanei. In particolare, sono stati sottoposti a ritiro dal commercio gli spaghetti istantanei venduti a marchio "Naruto" in busta piccola, di colore verde dal peso di 135 grammi. Quelli che vengono definiti nel comunicato come spaghetti istantanei dovrebbero, in realtà, essere dei noodles. Si tratta di una pietanza a base di pasta lunga precotta e pronta in pochi minuti. La pasta generalmente utilizzata sono i ramen, ovvero gli spaghettini Il lotto oggetto del ritiro è il  numero 202312, con data di scadenza 22 agosto 2024. Il prodotto è commercializzato dal rivenditore "Store Srl" sito in via Maestri del Lavoro 19/21, nel Comune di Campi Bisenzio (in provincia di Firenze), con CAP 50013.

Spaghetti istantanei richiamati dal commercio: il motivo del ritiro

Spaghetti istantanei comunicato
Il comunicato del Ministero della Salute sul richiamo degli spaghetti istantanei

Il richiamo degli spaghetti istantanei si è reso necessario per reso microbiologico. In particolare, come si legge nel comunicato diffuso dal Ministero della Salute, il prodotto è stato richiamato per presenza di Dna suino, bovino, avicolo e pollo. Tra le avvertenze c'è dunque quella di riconsegnare il prodotto al punto vendita. Il negoziante provvederà successivamente a sostituirlo o a emettere, in alternativa, il relativo rimborso.

Come spiega il Ministero della Salute sul proprio sito web, le eventuali non conformità riscontrate vanno obbligatoriamente comunicate dagli operatori del settore alimentare. In questo modo si può provvedere al ritiro dal commercio del prodotto. In aggiunta al ritiro, se il prodotto è già stato venduto ai consumatori, le aziende devono provvedere anche al richiamo e informare i consumatori sui prodotti al rischio. Gli unici richiami da ritenere validi e quindi affidabili sono quelli diffusi dal Ministero della Salute, che interviene su segnalazione dell'operatore di settore previa valutazione della ASL.

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