Il reato di guida in stato di ebbrezza scatta anche quando si è in bicicletta. Quali sono le sanzioni previste e qual è il tasso alcolemico accettato dalla legge.
Proprio in queste ore è in discussione, in Parlamento, la riforma del Codice della Strada. La nuova normativa prevede, tra le altre cose, modifiche importanti per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza e la guida sotto effetto di stupefacenti. La discussione della legge, annunciata in estate dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è in corso da alcuni giorni e a breve è attesa l'approvazione. Dopo essere stato rimandato il 19 marzo, l'esame finale è atteso nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, in base alla riforma, chi è stato già condannato e viene trovato nuovamente con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite e rinnovare la patente con una nuova visita medica. Per questi soggetti le pene per guida in stato di ebbrezza sono aumentate e sarà obbligatorio installare sul veicolo, a proprie spese, un dispositivo che impedisce l'avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero, ovvero l'alcolock. Chi invece viene trovato alla guida sotto effetto di stupefacenti avrà la patente revocata anche senza lo stato di alterazione: basterà risultare positivo al test. È prevista anche una sospensione di tre anni.
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Guida in stato di ebbrezza, quando scatta il reato
In pochi, comunque, sanno che il reato di guida in stato di ebbrezza scatta anche quando si guida una bicicletta. Non è necessario, infatti, che si sia alla guida di un'auto o una moto. Come spiega l'avvocato Angelo Greco, anche per chi è in sella a una bicicletta scatta il procedimento penale. In particolare, è previsto l'arresto da tre mesi a un anno, oltre a una multa da 800 a 3.200 euro, in caso di tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 gr/l.
Con un tasso alcolemico superiore a 1,5 gr/l, invece, è prevista una multa da 1.500 a 6.000 euro, oltre all'arresto da uno a due anni. Il reato non ha effetto sulla patente: per guidare una bicicletta, infatti, non è necessario un apposito documento. Questo succede per non creare disparità, spiega l'esperto, tra il ciclista munito di patente e colui che invece non l'ha conseguita.
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