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Allarme bomba a Trani: il comune prima chiude le scuole, poi le riapre. Genitori infuriati, è polemica in città

Allarme bomba a Trani, malumore in città per il dietrofront del sindaco. Che dice: "Le scuole vanno riaperte"

Inizio di settimana concitato per il comune di Trani, che questa mattina si è svegliato con una bella gatta da pelare. Un allarme bomba nella stazione ferroviaria, comunicato tramite un semplice foglio di carta attaccato con lo skotch tra un binario e l’altro, con un testo scritto a mano a penna. “Abbiamo messo un ordigno biologico nella stazione ferroviaria di Trani”. Il testo, un po’ confuso, accenna anche a un secondo ordigno, che sarebbe stato posizionato all’interno di una scuola della città pugliese. “Città di giustizia corrotta, lotteremo fino alla fine”, conclude il bigliettino, con una firma araba.

Accanto, un borsone sottoposto agli esami degli artificieri. Non si sa ancora quanto di vero ci sia in tutto questo, se sia solo stata la bravata di qualche sciocco, o un allarme concreto. Certo, la paura è tanta, considerando il clima di allerta terrorismo scattato in Italia e in tutta Europa dopo l’attentato di venerdì scorso a Mosca, in cui hanno perso la vita circa 140 persone. Oltretutto, siamo a un passo dalla Pasqua, che quest’anno coincide con il Ramadan islamico: la sovrapposizione delle due cose fa temere nuova violenza.

In tutti i casi, mentre l’amministrazione di Trani gestisce questo allarme bomba, è scoppiata la polemica in città. Nata dal fatto che il sindaco, Amedeo Bottaro, ha dapprima predisposto l’immediata chiusura di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della città, per una questione di sicurezza. Per poi comunicare su Facebook accenni di riaperture. Una comunicazione che ha un po’ confuso i genitori di tutti gli studenti, che questa mattina si sono trovati a dover riorganizzare l’intera giornata. Con le scuole chiuse, disagi sul lavoro e programmi saltati di lunedì mattina.

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Allarme bomba a Trani, il videomessaggio del sindaco Bottaro

Non so neanche quanto ci possa essere di vero: stiamo verificando. L'unica cosa che vi posso dire è che questa mattina d’intesa con il Prefetto e tutte le forze dell'ordine, ho deciso di disporre la chiusura di tutte le scuole a seguito di questo allarme, di questa minaccia che parte dalla stazione. In questo momento stanno verificando, attraverso gli artificieri, il contenuto di un borsone lasciato in stazione, unitamente a un biglietto. Contemporaneamente, stanno effettuando le verifiche, e quindi le eventuali bonifiche all'interno di tutte le scuole", ha fatto sapere il primo cittadino di Trani tramite un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

"Man mano che si evidenzierà l'assenza di ordigno o altri pericoli, sto disponendo la riapertura delle scuole. Un messaggio forte che voglio dare è che non ci facciamo intimorire da nessuna bravata, se di bravata si tratta. Non si mantengono le scuole chiuse tutto il giorno solo per una minaccia di questo tipo. Mi rendo conto che c'è stato il disagio di tanti genitori, ma è evidente che il messaggio forte deve essere che, una volta fatte le verifiche, le scuole si riaprono”.

Un discorso che non fa una piega, ma che ha causato tanti malumori tra i genitori. Tra paura di mandare a scuola i propri figli, e il doppio cambio di programma, il clima in città è tesissimo. Sotto ai post del sindaco Bottari, decine di commenti di cittadini che esprimono la loro contrarietà alle decisioni prese dal comune.

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