Una cittadina ha fotografato e condiviso sui social l'incomprensibile cartello incontrato all'interno di un ospedale italiano: cosa c'è scritto.
In Italia la sanità è pubblica. Ciò perché la nostra Costituzione, all'art. 32, prevede che la salute è un diritto fondamentale di ogni cittadino e garantisce cure mediche gratuite ai malati. L'accesso gratuito al sistema sanitario nazionale è estremamente importante e vantaggioso per tutelare la nostra salute. E, soprattutto, non è un diritto scontato. In tantissimi paesi del mondo, infatti, la sanità è privata.
L'esempio più eclatante è sicuramente quello degli Stati Uniti d'America. Lì, per accedere al servizio sanitario, è necessario stipulare un'assicurazione medica. Altrimenti, il conto da pagare sarà molto salato. La sanità pubblica, quindi, sebbene è un diritto di fondamentale importanza, presenta anche delle problematiche. A volte, infatti, le liste di attesa per poter effettuare una visita specialistica sono bibliche e, alla fine, il paziente è di fatti costretto a rivolgersi alla sanità privata per potersi curare. In altri casi, invece, gli ospedali e le aziende sanitarie pubbliche versano in condizioni pietose e fatiscenti. Insomma, non è tutto oro ciò che luccica e un cartello che sta facendo il giro del web sembra testimoniare in piccolo alcuni problemi della sanità pubblica italiana.
Il cartello dell'ospedale in Italia
Il cartello in questione è stato fotografato da una cittadina in un ospedale pubblico di Ferrara, in Emilia-Romagna. La donna è rimasta esterrefatta dall'incomprensibilità del cartello. "Si pregano i signori parenti che quando si svestono per uscire i camici verdini e le cuffie vanno riposti nel bidone grande grigio coperchio verde col sacco nero adiacente alle scatole dei camici". E' questo il criptico messaggio rilasciato ai parenti dei pazienti dell'ospedale. Il cartello porta la firma della caposala. "Cartello ospedaliero scritto da chi uno straccio di titolo dovrebbe averlo", ha commentato la signora che ha scattato la foto sui social.
Il cartello, infatti, è scritto in un italiano pessimo. Manca la punteggiatura e ci sono evidenti errori sintattici e grammaticali. Certo, il significato generale è comprensibile. Ma il modo in cui è scritto il messaggio fa cadere le braccia. In realtà, basterebbe davvero poco per ottimizzare la comunicazione con i pazienti. Si tratta di piccole accortezze che, però, fanno la differenza e ci permettono di distinguere un sistema sanitario efficiente da uno con evidenti problemi come quello italiano. L'immagine è stata anche commentata da una dipendente dell'ospedale che lavora nel reparto dove è stato affisso il cartello. "Ci scusiamo per l’assenza di corretta punteggiatura", ha scritto sui social. Scuse accettate, ovviamente. Ma fors enon sarebbe anche il caso di correggere gli errori?
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