"Altro che codice di condotta, solo così possiamo fermarli", l'appello dell'avvocato contro i call center

L'avvocato Massimiliano Dona ha spiegato l'inutilità del codice di condotta per i call center approvato di recente e cosa fare per mettere fine alle molestie.

Nei giorni scorsi, i principali quotidiani nazionali hanno ripreso la notizia dell'approvazione del Codice di Condotta che dovrebbe tutelare i consumatori dalle chiamate indesiderate dei call center. Il Codice entrerà ufficialmente in vigore quando sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le società di call center che decideranno di aderirvi dovranno adottare misure per garantire la sicurezza dei dati personali dei clienti. Inoltre, per tutelare i consumatori dai call center abusivi, il Codice di Condotta prevede una penale per ogni contratto telematico stipulato in maniera ingannevole.

Sebbene qualcosa si stia finalmente muovendo, l'avvocato Massimiliano Dona, specializzato in tutela dei consumatori, nonché Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, in un video sui social ha spiegato che le cose non cambieranno affatto e ha anche svelato l'unico modo possibile per fermare le chiamate moleste dei call center a tutte le ore.

"Altro che codice di condotta, solo così possiamo fermarli", l'appello dell'avvocato contro i call center
Massimiliano Dona spiega come poter mettere fine alle molestie dei call center

Come fermare i call center: l'appello dell'avvocato

"Non credete alle notizie che leggerete sui giornali che finalmente arriva la "stretta" sui call center", afferma Massimiliano Dona all'inizio del video. Il motivo, spiega l'avvocato, è che, in realtà, si tratta di un codice di autocondotta in quanto "se lo scrivono praticamente le aziende del settore invitando qualche rappresentante dei consumatori". "I codici di condotta non servono perché chi è un operatore virtuoso, i pochissimi che si comportano bene, non ne hanno bisogno, chi invece è un operatore criminale del codice di condotta se ne frega anche se si prevedono penali", spiega Massimiliano Dona. L'avvocato, quindi, afferma che i call center non si vogliono fermare perché dietro c'è un business troppo grande di cui fanno parte anche le agenzie di telefonia e di energia che forniscono i dati ai call center a pagamento.

"Come al solito a farla da padrone sono i più forti e intanto noi veniamo disturbati a tutte le ore", commenta Massimiliano Dona. Ma quindi come si può mettere finalmente una parola fine alle molestie dei call center. Per Massimiliano Dona la soluzione è drastica: togliere valore legale ai contratti fatti per telefono. "Allora sì, la smetteranno di chiamarvi", conclude l'avvocato, rimandando anche alla petizione riguardo questa iniziativa lanciata dalla sua associazione. Insomma, la situazione, a quanto pare, cambierà di poco anche con l'approvazione del codice di condotta e verremo comunque disturbati dai call center molesti. In ogni caso, potremo fare una valutazione solo in seguito all'entrata in vigore definitiva del nuovo codice di condotta.

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