Cittadino italiano in Bulgaria: "Quanto guadagno di pensione qui", la differenza con l'Italia è abissale

Cittadino italiano di Bergamo intervistato a Mattino Cinque: "In Bulgaria per una pensione più alta", dall'Italia solo tasse

Un interessante approfondimento sul tema pensioni è andato in onda a Mattino Cinque, trasmissione mattutina delle reti Mediaset. Il ragionamento parte da un trend secondo il quale molti di quei cittadini italiani che sono andati a trascorrere la pensione all'estero, stanno rimpatriando. I paesi più gettonati, quelli, per intenderci, in cui la pensione era meno tassata, erano Portogallo, Cipro, Tunisia, Spagna. Ma la situazione sta cambiando: oggi, le tasse sulle pensioni sono passate da esenzione totale, al 10%. In molti, quindi, scelgono di rientrare, considerando anche i vantaggi di cui godrebbero se tornassero in Italia. Come la no tax area fino a 8500 euro, e l’aliquota sui redditi al 9% per chi sceglie di trascorrere la sua vecchiaia in un piccolo paesino del Meridione. Gli assegni pensionistici che arrivano dall’estero ammontano a circa 3 miliardi di euro l’anno, l’Italia ne eroga, verso altri paesi per oltre 1.4 miliardi. 

A Mattino Cinque, la testimonianza di Pierantonio, cittadino che da Bergamo si è trasferito in Bulgaria sei anni fa. Anche questo è un paese che ha vissuto un vero e proprio boom di pensionati espatriati, arrivati lì per sfuggire alle tasse. L'uomo vive in un paesino del sud-est del paese, dove si è trasferito per amore, dopo 6 anni in città. "La Bulgaria", dice, "è un paese tranquillissimo dove le persone sono affettuose e solidali. Anche se la lingua, il cirillico, è molto difficile da parlare e da scrivere. L’uomo è arrivato nel 2018, quando il costo della vita era bassissimo: "Un terzo di quello italiano". Ma i dati più interessanti riguardano la sua pensione.

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Pierantonio, da Bergamo alla Bulgaria: "Quanto guadagno qui"

"Qui in Bulgaria la pensione non è considerata un reddito come in Italia, quindi non si pagano le tasse sulla pensione. Purtroppo, però, l'Agenzia delle Entrate nel 2020, interpretando a modo suo la convenzione che era in vigore da 35 anni, ci ha chiesto la tassazione. Tutt’ora, ad oggi, paghiamo Irpef, trattenute comunali e regionali, come se fossimo residenti fiscali in Italia, senza avere nessun beneficio. Adesso stanno chiedendo anche gli arretrati, ci hanno fatto pagare pure quelli del 2023, e viviamo nel terrore che ci chiedono il pregresso di cinque anni", testimonia Pierantonio.
"Noi siamo persone anziane senza assistenza, e dobbiamo chiedere l'aiuto di avvocati e quant’altro in Italia. Quindi, oltre alla difficoltà di avere un’età e di non essere pratici di queste cose, paghiamo l’avvocato, perché le cause vanno pagate, e nonostante tutti gli aiuti che abbiamo chiesto in tutte le sedi governative, noi che pensavamo di essere cittadini di uno stato di diritto...", “vi siete visti chiedere soldi indietro”, finisce la frase Vecchi.

Ma quanto percepisce Pierantonio di pensione? “La mia pensione lorda si avvicina ai 3000 euro mensili, che qua corrispondono addirittura a 7-8 stipendi medi di un bulgaro".
L’uomo precisa, poi, di essere percettore anche di una rendita dall’Inail, perché in passato vittima di incidenti sul lavoro. "Se non avessi quel reddito, la mia pensione netta in Italia sarebbe all’incirca di 1400 euro. Non ho proprietà, quindi dovrei pagare affitto, bollette e tutto”. Chiaro che la differenza tra Italia e la Bulgaria è abissale. “Adesso, nonostante le cause in corso, non mi muovo di sicuro da qui: ho trovato una donna stupenda che mi aiuta, non pago l’affitto perché sono a casa da lei. Ma so che la maggior parte degli italiani che erano qui, sono scappati e sono andati in Albania e Slovacchia. Cercano di rifugiarsi in paesi dove non arriva l’agenzia delle entrate”. 

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