Aumento stipendio rinnovo contratto

Stipendi, scatta l'aumento da 195 euro per questi lavoratori: c'è l'accordo

Nelle scorse ore è stata annunciata la firma dell'ipotesi del CCNL 2019-2021 dell'area della dirigenza istruzione e dirigenza: aumenti in busta paga in arrivo e stipendipiù ricchi, 195 euro mensili a regime. I dettagli.

Il caro-vita causato dall'inflazione sta costringendo numerose famiglie a fare importanti sacrifici economici per far quadrare i conti. È per questo motivo che le notizie riguardanti gli aumenti degli stipendi fanno sempre tirare un sospiro di sollievo. Nelle scorse ore, in tal senso, è arrivata una bella notizia per molti lavoratori italiani.

Nella giornata di ieri, infatti, è stata firmata l'ipotesi del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 dell'area della dirigenza istruzione e ricerca. L'annuncio ufficiale è stato dato, tramite un comunicato, da CGIL e FLC. Il rinnovo contrattuale prevede, tra le altre cose, anche un aumento degli stipendi, pari a 195 euro mensili lordi a regime a partire dal 2019. Le novità, però, non riguardano solo l'aspetto economico.

Stipendi più ricchi e non solo: le altre novità

Busta paga, aumentano gli stipendi
Aumentano gli stipendi in busta paga dopo il rinnovo del CCNL

L'ipotesi di rinnovo contrattuale prevede, come si legge nel comunicato, non solo l'aumento degli stipendi ma anche importanti novità sulla parte normativa. In particolare: c'è l'inserimento tra le materie oggetto di contrattazione integrativa dei criteri per la determinazione della retribuzione di parte variabile; viene resta certa e portata al 60% la percentuale dei posti riservati alla mobilità interregionale; viene introdotta la clausola di salvaguardia della retribuzione in caso di assegnazione ad istituzione scolastica di fascia inferiore conseguente al dimensionamento.

E non è tutto. L'accordo prevede anche il lavoro agile, un tutor esperto per i dirigenti neoassunti nei primi due anni di servizio, l'eliminazione del limite di quattro mesi per le assenze prive di decurtazione degli stipendi in caso di terapie salvavita ed effetti collaterali delle stesse, il mantenimento della retribuzione di parte variabile per i dirigenti scolastici in servizio nelle scuole italiane all'estero e l'eliminazione del licenziamento automatico in caso di recidiva alla sospensione.

CGIL e FLC, tramite una nota, esprimono soddisfazione per l'accordo trovato, che ora andrà definitivamente approvato. "Auspichiamo che l'iter di controllo sia celere [...], per non accumulare ulteriori ritardi rispetto ad un contratto che è arrivato per ultimo a chiudere la stagione del triennio 2019-2021", si legge. Nei giorni scorsi, intanto, altre importanti novità sono arrivate per il comparto della scuola. L'importo della busta paga di marzo, infatti, sarà più alto per docenti, personale Ata, collaboratori scolastici e Dsga. L'aumento degli stipendi in arrivo sarà dovuto a Rpd, Cia e indennità, a cui andranno aggiunti gli arretrati degli ultimi due anni e una cifra una tantum.

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