"Lavoravo in un call center ma è stato un incubo: cosa faceva la mia responsabile"

"Lavoravo in un call center a Milano ma è stato un incubo: cosa faceva la mia responsabile"

Una ragazza ha denunciato sui social la pessima esperienza come operatrice di un call center: la responsabile ha reso il lavoro un incubo.

Lavorare in un call center è un'opzione che valutano molti cittadini italiani che muovono i primi passi nel mondo del lavoro in quanto, spesso, non è richiesta esperienza. Tuttavia, questo tipo di lavoro richiede una certa dose di concentrazione e anche di pazienza in quanto bisogna avere a che fare con tantissime persone, alcune anche con caratteri tutt'altro che semplici. La retribuzione, di solito, è legata al numero di vendite o contratti che si riescono a stipulare. Anche se, a volte, è prevista una base fissa mensile. 

Insomma, il lavoro di operatore del call center è tutt'altro che semplice e, quando anche i superiori contribuiscono a renderlo ancora più complesso, la vita lavorativa diventa un vero e proprio incubo. Questa è la storia di una giovane ragazza di Milano che sui social ha condiviso la sua pessima esperienza lavorativa in un call center. La giovane non ha esitato a definirla "l'esperienza più orrenda mai vissuta". E' tutto per colpa di una responsabile che, a confronto, Crudelia De Mon è una persona tranquilla, educata e rispettosa.

"Lavoravo in un call center a Milano ma è stato un incubo: cosa faceva la mia responsabile"
L'annuncio di lavoro apparentemente normale del call center da incubo

Incubo al call center: le colpe della responsabile

La ragazza ha condiviso in un gruppo su Facebook l'annuncio di lavoro di questo call center, di cui non possiamo fare il nome per motivi di privacy, in modo tale che altre persone non vadano a lavorarci. Poi, ha raccontato i dettagli della sua esperienza. Durante il periodo di prova, tutti erano bravi e cordiali, racconta, ma quando ha firmato il contratto i colleghi e i superiori sono diventati delle "bestie"'. La ragazza lavorava nel customer service. In totale, erano in 3 a svolgere questa mansione ma gli altri 2 colleghi spesso facevano altro e tutte le chiamate gravavano sulle sue spalle.

"Se non chiudevo le chiamate in 2 minuti, si incavolano; non potevo neanche andare in bagno e bere se non durante le pause stabilite", ha rivelato. In particolare, la ragazza ha raccontato che la responsabile era estremamente maleducata e, cosa pericolosa, molto isterica e imprevedibile. "Io ancora me la sogno la notte per come buttava le cose a terra", ha raccontato. Addirittura, ha accennato al fatto che metteva anche le mani addosso ai dipendenti. Insomma, non è un'esagerazione dire che l'esperienza di questa ragazza in questo call center è stato un vero e proprio incubo. L'ambiente lavorativo era estremamente tossico e le condizioni tutt'altro che buone. La scelta di abbandonare questo lavoro è condivisibile e l'augurio è che la giovane riesca a trovare un lavoro stabile, dignitoso e ben retribuito.

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