A Gela, in Sicilia, un cittadino ha minacciato con un anonimo bigliettino un'autista che ha parcheggiato l'auto per strada: cosa c'è scritto.
In Sicilia, così come in tutta Italia, trovare un parcheggio libero dove fermare l'auto sta diventando sempre più difficile. Infatti, con l'aumentare del numero di vetture in circolazione i posti disponibili stanno diventando sempre di meno sia nelle grandi città che nei piccoli centri. Questa situazione, a volte, spinge gli autisti a parcheggiare la propria vettura in maniera selvaggia, causando danni alla viabilità cittadina. Non è questo, però, il caso. Infatti, il cittadino di Gela che ha denunciato l'increscioso accaduto in un gruppo Facebook cittadino ha parcheggiato in maniera del tutto legale.
Proprio a causa della crescente carenza di parcheggi liberi nei pressi della sua abitazione, Alberto, il protagonista di questa storia, nell'ultimo periodo, ha deciso di parcheggiare l'auto in un'altra zona di questa ridente cittadina siciliana di circa 75.000 mila abitanti. Tuttavia, Alberto non si sarebbe mai aspettato di ricevere il minaccioso bigliettino che, invece, ha trovato un bel giorno sul parabrezza della sua auto.
Il bigliettino con la minaccia per l'auto parcheggiata 'al posto sbagliato' in Sicilia
"Talvolta parcheggio l'auto in Via Parioli, a causa degli scarsi spazi vicino casa per la presenza di un bar molto frequentato", ha scritto Alberto nel post Facebook diventato rapidamente virale. Però, continua Alberto, qualcuno ha voluto avvisarlo del fatto che si è tratta di una scelta sbagliata con un minaccioso bigliettino anonimo. "La macchina parcheggiala sotto casa tua o la danneggio", ha minacciato l'anonimo cittadino di Gela. Ovviamente, la sua richiesta è totalmente illegittima. Infatti, trattandosi di spazio pubblico, Alberto ha tutto il diritto di parcheggiare l'auto dove meglio crede.
Il minaccioso cittadino di Gela, inoltre, ha sbagliato a scegliere la propria preda. Infatti, Alberto è un avvocato e ha già affermato di essere pronto a sporgere denuncia alle autorità competenti. Inoltre, ha anche spiegato che continuerà a lasciare l'auto in quel posto e non si farà intimidire da questa minaccia. Infine, ha anche espresso una considerazione personale: "Questo Paese a volte, certe volte pare trovarsi in una crisi irreversibile non tanto economica, ma vieppiù sociale, culturale, educativa". In effetti, la presunzione del cittadino che vorrebbe farsi giustizia da sé quando, in realtà, il parcheggio non è di sua proprietà è sintomo di un'arretratezza culturale che fa cascare le braccia. E' necessario puntare sull'educazione civica delle nuove generazioni per evitare che questi comportamenti si diffondano nel tempo. Nel frattempo, qualora il cittadino dovesse continuare con le minacce, le autorità competenti saranno già dove andare a indagare.
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