Dopo l'episodio del nuovo casco spaziale utilizzato durante la Tirreno-Adriatico, l'UCI è intervenuta ufficialmente: il comunicato diramato nelle scorse ore.
È ufficialmente entrata nel vivo la stagione ciclistica, che in questi giorni propone le prime corse di preparazione ai grandi giri attesi dagli appassionati di ciclismo. Dal 4 al 10 marzo è in programma la Tirreno-Adriatico, corsa a tappe con partenza da Lido di Camaiore e arrivo a San Benedetto del Tronto. Proprio un episodio verificatosi durante la Tirreno-Adriatico, nei giorni scorsi, ha catturato l'attenzione di addetti ai lavori e non, tanto da richiedere l'intervento dell'Unione Ciclistica Internazionale.
Nel corso della prima tappa della Tirreno-Adriatico, la cronometro da 10 km Lido di Camaiore - Viareggio - Lido di Camaiore, un particolare non è passato inosservato. Stiamo parlando dei cosiddetti caschi spaziali utilizzati dalla Visma-Lease a Bike. Si tratta di accessori innovativi, sulla scia di quelli visti in Formula 1, che nelle intenzioni degli ideatori servirebbero ad aumentare non solo la sicurezza dei ciclisti (che in questo modo hanno un campo visivo più ampio) che l'aerodinamica, in modo da garantire tempi più bassi soprattutto nelle corse a tempo. I nuovi caschi hanno immediatamente attirato a se delle critiche da addetti nel mondo del ciclismo e non.
Ciclismo, l'intervento dell'UCI sull'utilizzo dei caschi
Le critiche nei confronti dei nuovi caschi spaziali, nonostante le nobili intenzioni degli ideatori, riguardano in particolare l'aspetto estetico dell'accessorio. I puristi del ciclismo più rudimentale e meno tecnologico hanno poco apprezzato i nuovi caschi spaziali, che immediatamente catturano anche l'occhio meno attento. Le polemiche scatenatosi hanno di fatto "costretto" l'UCI ad intervenire sul tema. Senza prendere decisioni perentorie sull'argomento tanto discusso, l'UCI ha fatto sapere che avvierà presto una revisione riguardante la progettazione e l'uso dei caschi, che ormai si concentrano più sulle prestazioni che sulla sicurezza di chi lo indossa.
La stessa UCI è intervenuta anche su un'altra vicenda riguardante i caschi. Come si legge in un comunicato ufficiale pubblicato nelle scorse ore, infatti, l'organo di governo del ciclismo ha deciso di vietare, a partire dal 2 aprile 2024, la componente "head shock" del casco TT5 prodotto dall'azienda Specialized. La componente, infatti, è stata ritenuta non essenziale e in violazione del regolamento UCI: per questo motivo il suo utilizzo sarà vietato. Presto sono dunque attese novità importanti per quanto riguarda, invece, il tanto chiacchierato casco ammirato alla Tirreno-Adriatico. Intanto prosegue la Tirreno-Adriatico, che al termine della seconda tappa vede in testa nella classifica generale Juan Ayuso, seguito a un solo secondo di distacco da Filippo Ganna. Mercoledì 6 marzo è in programma la terza tappa.
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