Il gesto di una commessa di un supermercato per nascondere l'inganno della finta offerta del tubetto di colla è assurdo: il reclamo della consumatrice.
Nel labirinto di scaffali e luci dei supermercati, dove ogni prodotto lotta per catturare l'attenzione dei consumatori, le offerte e le promozioni giocano un ruolo fondamentale nel sedurre e persuadere. Cartellini con sconti e prezzi al ribasso agiscono come sirene, attirando i clienti verso gli scogli delle spese impulsive. Ma dietro il velo luccicante delle promesse di risparmio, si nascondono spesso inganni e delusioni, piccoli trucchi che possono trasformare un'affare apparentemente vantaggioso in una vera e propria fregatura.
In questo intricato scenario, la storia di una commessa che ha compiuto un gesto meschino per salvaguardare l'immagine del supermercato, ingannando una cliente, ha indignato il web. Quando un tubetto di colla, pubblicizzato come parte di una finta offerta irresistibile, diventa il fulcro di una vicenda che solleva interrogativi sulle pratiche etiche dei supermercati, si apre una finestra su un dibattito più ampio.
Finta offerta di colla al supermercato: il gesto da licenziamento della commessa
La protagonista di questa storia si chiama Federica, una consumatrice che, in seguito all'assurda disavventura in una supermercato di Torino, ha denunciato l'accaduto sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori. L'attenzione di Federica è stata attratta da un tubetto di colla stick in offerta a 2 euro. O almeno questo recitava il cartellino sullo scaffale. "Era sul box delle offerte dove c'era scritto 'tutto a 2 euro'", spiega Federica nel reclamo. Arrivata alla cassa, però, la commessa comunica che il prezzo da pagare è 4,59 euro. Più del doppio. Federica, però, non ci sta e insiste: "Voglio pagare il prezzo indicato sul cartellino, sono stanca di queste prese per i fondelli".
Federica, quindi, le chiede di andare a controllare di persona. A questo punto, la commessa compie un gesto inqualificabile. Si avvicina allo scaffale e rimuove il cartellino errato. "Signora, ho controllato e il prezzo indicato è giusto", comunica a Federica con sfacciataggine quando è tornata in cassa. A Federica, quindi, non resta che posare il tubetto di colla e rifiutare l'acquisto. "Vuole acquistare qualcos'altro?", chiede quindi la commessa. Federica, ovviamente, rifiuta ed esce dal supermercato indignata. Il gesto della commessa è davvero riprovevole. Forse da licenziamento. La massima 'il cliente ha sempre ragione' non è contemplata all'interno di questo esercizio commerciale. Di sicuro, Federica non metterà più piede in questa catena di supermercati, di cui, per motivi di privacy, non possiamo fare il nome. Inutile dire che la commessa non verrà punita dal direttore che anzi, forse, si complimenterà con la dipendente per aver salvaguardato l'immagine del supermercato. E a voi, è mai capitata una situazione del genere al supermercato?