Vetri appannati in auto, il professore di fisica rivela: "Perché non basta solo l'aria calda"

Il professore di fisica Vincenzo Schettini ha spiegato cosa bisogna fare quando i vetri dell'auto sono appannati.

L'inverno porta con sé la magia della neve, l'atmosfera delle feste e il calore delle serate trascorse al tepore del camino. Ma per chi è spesso alla guida, questa stagione porta anche un piccolo, fastidioso inconveniente: i vetri dell'auto che si appannano, ostacolando la visibilità e rendendo ogni partenza un piccolo rompicapo. Quante volte ci siamo ritrovati a combattere con il parabrezza appannato, armati di mani, fazzoletti o qualsiasi altro rimedio casalingo, nella vana speranza di ristabilire la chiarezza della nostra vista stradale?

In questo scenario, entra in gioco il consiglio di Vincenzo Schettini, professore di fisica, che offre una soluzione semplice ma scientificamente fondata per risolvere una volta per tutte il problema dei vetri appannati. Mentre le soluzioni di fortuna, come lo sfregamento disperato del vetro con mani o fazzoletti, si rivelano spesso inefficaci o temporanee, il professore ci guida attraverso un approccio basato sulle leggi della fisica, capace di offrire una visibilità cristallina anche nelle fredde mattine d'inverno.

Vetri appannati in auto, il professore di fisica rivela: "Perché non basta solo l'aria calda"
Vincenzo Schettini spiega le leggi della fisica che fanno appannare i vetri dell'auto

Vetri appannati: la spiegazione del professore di fisica

"Ditemi se non l'avete fatto anche voi almeno una volta nella vita: prima le mani, poi il fazzoletto e diventa sempre peggio", spiega il prof. dalla sua auto mentre mette in pratica tentativi maldestri per pulire i vetri appannati. Vincenzo Schettini, quindi, spiega perché i vetri dell'auto si appannano da un punto di vista fisico. "L'aria in auto è umica, è piena di vapore acqueo e, quando fuori fa freddo, il vapore acqueo incontra il vetro e si trasforma in uno strato d'acqua: la condensa", illustra Vincenzo Schettini. Il professore, quindi, rivela che la soluzione è usare l'aria calda in quanto ha l'effetto contrario rispetto al freddo. Tuttavia, il professore spiega che c'è un problema.

L'aria calda, infatti, è anch'essa umida "perché viene riscaldata entrando in contatto con un liquido acquoso e caldo da cui assorbe vapore acqueo". Quindi, la soluzione ideale per spannare i vetri è accendere contemporaneamente anche l'aria condizionata. In questo modo, spiega Vincenzo Schettini, "l'aria prima di essere riscaldata va a contatto con un gas refrigerante che ne assorbe l'umidità". "Il risultato sarà aria calda e secca capace di rubare via vapore acqueo al vetro", conclude il professore. Vincenzo Schettini, poi, da anche un ulteriore consiglio: è meglio impostare il getto di aria al massimo per un risultato più efficiente. Se anche l'aria condizionata non da i risultati sperati, apri anche un pochino il finestrino e i vetri di sicuro si spanneranno.

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