Nazionale di calcio, mister Luciano Spalletti vuole vincere l'Europeo: 'pugno duro' contro gli 11 Azzurri, cosa ha proibito alla squadra
Luciano Spalletti non vuole saperne niente: l'Europeo di calcio in programma quest'estate a giugno, l'ex ct del Napoli se lo vuole portare a casa. Vuole vincere, a tutti i costi. Affamatissimo, agguerrito, deciso a centrare un traguardo che coronerebbe la sua carriera da allenatore, sigillando la sua posizione, già ben salda, nell'Olimpo dei mister italiani. Ma per vincere tocca stringere e mostrare i denti, anche se questo significa attirarsi antipatie e malumori dei suoi stessi ragazzi. Spalletti sta preparando la Nazionale di Calcio dell'Italia alla Uefa Euro 2024: il calcio d'inizio della competizione è in programma venerdì 14 giugno a Monaco di Baviera. La finalissima andrà in scena esattamente un mese dopo, domenica 14 luglio a Berlino. Una città che, come sappiamo, porta parecchio fortuna agli Azzurri.
Ebbene, gli allenamenti sono iniziati, la formazione in campo vede in porta l'inossidabile Donnarumma a sbarrare la porta agli avversari. Il ct porta con sé in Germania Di Lorenzo, Barella, Scalvini, Udogie, Acerbi, Cristante, Frattesi, Scamacca, El Shaarawy e Berardi. Questi gli undici incaricati di portare in altissimo l'Italia, dopo clamorose sconfitte ed esclusioni dai più importanti appuntamenti calcistici d'Europa e del mondo. Una missione non facile, a cui Luciano Spalletti vuole arrivare preparatissimo. E per questo motivo, nessuna distrazione è ammessa nello spogliatoio. Nemmeno una. Fa sorridere il 'diktat' che il mister Azzurro ha imposto alla squadra, e che fa ben capire il livello altissimo di concentrazione che l'allenatore esige dai ragazzi. Ai quali ha proibito anche il più sacro, per molti, intrattenimento, specie di notte: la PlayStation.
Nazionale, Luciano Spalletti vieta alla squadra di giocare alla PlayStation
Il tecnico toscano, parlando della Nazionale che si appresta a giocare l'Europeo, usa immagini molto forti, e, anche, va detto, convincenti. Spalletti vuole in campo undici "lupi", che, famelici, spingano il compagno "in fila indiana". Tutti avanti verso la porta dell'avversario, e nessuno deve restare indietro: gruppo unito, mente ben salda verso l'obiettivo. E niente giochetti da ragazzini: banditi joystick, console e dischetti: in Germania si va per fare la storia, mica per scherzare.
Un ritiro di ferro, quello che il ct chiede ai suoi ragazzi.
E per motivarli, un'altra immagine, ancora più efficace: lo slogan nientedimeno che degli All Blacks, la temutissima nazionale di rugby della Nuova Zelanda (quella che, per intenderci, prima di iniziare una partita, intimorisce l'avversario con una spettacolare e urlata danza muscolare). Quale? "Niente teste di c***o qui". Smartphone concessi, ma con moderazione. E di notte, si dorme.
Questo Luciano Spalletti affamato e paterno ci piace: che sia la volta buona, questa, per l'Italia? Staremo a vedere, con le dita incrociate. Nel frattempo, niente PlayStation...
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