Sanremo 2024, scoppia la polemica sul comunicato RAI pro-Israele letto da Mara Venier: opposizioni e Governo ai ferri corti

Sanremo 2024, scoppia la polemica sul comunicato RAI pro-Israele letto da Mara Venier: opposizioni e Governo ai ferri corti

In seguito alla lettura da parte di Mara Venier durante la puntata speciale di Domenica In sul Festival di Sanremo di un comunicato RAI pro-Israele è scoppiata un'assordante polemica politica.

Quando ieri ha letto in diretta televisiva il comunicato pro-Israele firmato dall'amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, Mara Venier non pensava di star sollevando un polverone. E, invece, così è stato. La forte presa di posizione dell'azienda del servizio pubblico a difesa del popolo di Israele e della comunità ebraica verso cui Roberto Sergio ha espresso una convinta e sentita solidarietà. L'ad ha anche specificato che i programmi e tg della Rai, quotidianamente, "raccontano la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage di bambini, donne e uomini del 7 ottobre". 

Il comunicato di Roberto Sergio arriva in seguito a una forte presa di posizione di Ghali. Il giovane artista. dal palco dell'Ariston, ha chiesto un immediato cessate il fuoco per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas e alle morti di civili palestinesi, soprattutto bambini, di questi mesi. "Continua questa politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire 'stop alla guerra' e 'stop al genocidio'. Le persone sentono che perdono qualcosa se dicono 'viva la pace', non deve succedere questo", ha spiegato Ghali a Domenica In. Questa serie di eventi ha scaturito una polemica politica che vede contrapporsi il Governo e le opposizioni.

La polemica sul comunicato stampa RAI pro-Israele a Sanremo

In seguito al comunicato dell'ad Roberto Sergio ha scaturito la risposta indignata dei componenti PD in commissione Vigilanza Rai. "Brutta pagina della Rai con l'ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul palco", si legge in una nota. "Non compete all'Amministratore delegato della Rai, interpretare le dichiarazioni di un artista e imporre la sua velina", ha affermato con fermezza Sandro Ruotolo, responsabile comunicazione dei dem. Il consigliere Rai Di Pietro, invece, avrebbe preferito un approccio più equilibrato e collegiale dell'azienda nei confronti di argomenti così complessi.

Solidarietà all'ad Roberto Sergio da parte del Governo. Secondo il ministro degli esteri Antonio Tajani, il comunicato ha riequilibrato la situazione. "Giusto dire basta con i morti civili palestinesi, ma è giusto dire che c'è un responsabile di ciò che è accaduto", ha spiegato il capo della diplomazia italiana. Anche Maurizio Gasparri aveva invocato delle scuse nei confronti delle autorità di Israele. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, invece, ha parlato di un Festival a senso unico sulla vicenda Israele-Palestina. "Non puoi affidare il tema a un cantante che pronuncia una frase a senso unico", ha affermato La Russa. Come sempre, tenere la politica lontana da Sanremo si rivela impossibile.

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