Un ragazzo ha raccontato sui social per cosa viene usata la sua voce registrata durante le chiamate di quando lavorava al call center.
In un mondo sempre più digitalizzato, dove la comunicazione assume forme nuove e sempre più complesse, i call center restano una realtà imprescindibile per il servizio clienti di numerose aziende. Questi centri, veri e propri crocevia di storie umane, tecnologia e strategie di marketing, rappresentano per molti il primo contatto con le realtà aziendali, un ponte tra il cliente e l'impresa. La pratica della registrazione delle telefonate, ufficialmente adottata per motivi di qualità del servizio e formazione del personale, nasconde però sfaccettature meno note e, a volte, inquietanti.
Un giovane ex operatore di call center, dopo aver lasciato il lavoro, si imbatte casualmente in una verità sconcertante sul destino finale delle registrazioni delle proprie telefonate. Una scoperta che lo porta a denunciare pratiche aziendali che sollevano interrogativi etici e legali, gettando luce su un uso delle registrazioni vocale molto lontano dagli scopi dichiarati. Questo articolo racconta la denuncia di questo ragazzo, aprendo una finestra sul mondo oscuro e complesso dei call center, dove la voce degli operatori, strumento quotidiano di lavoro, può trasformarsi in qualcosa di completamente diverso da ciò che si immaginava.
Cosa fa il call center con la voce del ragazzo
Abbiamo scoperto questa inquietante storia quasi per caso, navigando tra quei gruppi su Facebook dove gli utenti denunciano annunci di lavoro assurdi e condizioni lavorative pessime. Sotto il post sull'ennesimo call center che sfrutta i dipendenti, un ragazzo ha raccontato la sua pessima esperienza. Il giovane, che si chiama Domenico, ha lavorato per un call center per 50 euro a settimana. A un certo punto, l'azienda lo ha licenziato. Tralasciando il discorso sulla paga da fame e sul fatto che lavori del genere è meglio perderli che trovarli, Domenico ha denunciato una cosa gravissima.
Infatti, il ragazzo ha scoperto che il call center usa la sua voce per addestrare l'intelligenza artificiale. "Li ho minacciati e se scopro che usano la mia voce per scopi impropri, li denuncio", ha scritto Domenico sui social. Ovviamente, la pratica di usare la voce del ragazzo senza il suo consenso è illegale. Forse, il ragazzo avrà firmato una liberatoria oppure il contratto aveva una clausola specifica a riguardo che Domenico non ha notato. Il ragazzo, però, sembra convinto di ciò che dice e non sembra aver dato nessun consenso. Il call center potrebbe avere seri problemi con la legge. E a voi, è mai capitata un'esperienza del genere? Cosa ne pensate dell'intelligenza artificiale?