Vovan e Lexus, i comici russi che hanno beffato Giorgia Meloni: "I servizi segreti russi? Ecco la verità"

Vovan e Lexus, i comici russi che hanno beffato Giorgia Meloni, rivelano: "Lavoriamo per i servizi segreti russi? Ecco la verità"

Vovan e Lexus sono i due comici russi che hanno organizzato lo scherzo telefonico a Giorgia Meloni di cui, in questi giorni, stanno parlando tutti. Il duo comico russo è celebre per aver beffato anche tante altre celebrità di fama mondiale: politici, attori e cantanti. Vista la grande popolarità che ha avuto il loro scherzo telefonico alla premier italiana, abbiamo deciso di contattarli. I comici russi hanno accettato di fare una videochiamata con noi per parlare dello scherzo a Giorgia Meloni, dei loro prank più famosi e hanno risposto a chi li accusa di collaborare con i servizi segreti russi.

Perché avete scelto Giorgia Meloni per il vostro scherzo telefonico?

Vovan: E' una politica molto famosa in Europa, la conoscono bene in Russia e, ovviamente, l'Italia è un paese importante nel mondo, è un membro del G7, e quindi abbiamo voluto parlare con la dirigenza del Paese a maggior ragione perché abbiamo fatto scherzi telefonici a Boris Jhonson, Emmanuele Macron e Justin Trudeau. Per questo la premier italiana era perfetta per la nostra collezione.

Come avete fatto a raggiungere Giorgia Meloni e a entrare in contatto con lei telefonicamente?

Lexus: Non condivideremo i dettagli dello scherzo telefonico perché non vogliamo danneggiare le persone che sono coinvolte nel prank.

Vovan: Perché non vogliamo che lo staff della Presidenza del Consiglio paghi le conseguenze di questi problemi. Per questo non vogliamo rivelare chi sono queste persone. Anche se non è stato un loro errore, ma un nostro merito professionale perché organizzare questa conversazione non è stato difficile per noi. Abbiamo già beffato un'enorme quantità di presidenti, premier per questo sappiamo come funzionano i protocolli, come funziona il sistema.

Contattare Giorgia Meloni è stato più semplice o più difficile che raggiungere gli altri politici di fama mondiale vittima dei vostri scherzi?

Lexus: E' stata più o meno la stessa cosa.

Vovan: Con Boris Jhonson è stato un po' più difficile perché in quel caso abbiamo prima parlato con un ministro britannico e poi, tramite lui, abbiamo raggiunto Boris. Con Duda (il presidente polacco, ndr) è stato ancora più semplice, (i polacchi, ndr) non si preoccupano affatto della loro sicurezza. Con Giorgia è stata una difficoltà standard, non è stato estremamente facile, un livello medio.

Credete che Giorgia Meloni, durante la vostra conversazione telefonica, abbia espresso un'opinione diversa sull'Ucraina, sull'immigrazione e sull'Africa rispetto a quando interviene pubblicamente?

Lexus: Sì, una delle cose più importanti della telefonata è che lei effettivamente riflette la posizione dell'Unione Europea quando dice che non solo lei è stanca dell'Ucraina, ma sono tutti stanchi. Giorgia Meloni ha parlato anche delle trattative di pace, sebbene molti oggi dicono che trattare alle condizioni della Russia è insensato.

Vovan: Per quanto riguarda la crisi migratoria è difficile rispondere perché mi pare che le stesse cose le abbia dette pubblicamente. Per quanto riguarda la Tunisia, invece, mi pare che non abbia mai detto che nonostante il memorandum con Tunisi di quest'estate, l'Unione Europea non abbia ancora dato un centesimo alle autorità tunisine. E' stato anche interessante quando ha detto che in Unione Europea nessuno alza la cornetta per rispondere e che l'Italia è stata lasciata sola. 

Palazzo Chigi ha affermato che la vostra telefonata ha avuto luogo il 18 settembre, lo confermate?

Lexus: Non ci ricordiamo quando è stato. La crisi in Niger è ancora oggi attuale e ancora oggi parliamo con diversi leader mondiali riguardo questa crisi. 

Vovan: Negli ultimi due mesi abbiamo fatto molti scherzi telefonici legati all'Africa. Non molto tempo fa con un premier abbiamo anche discusso della situazione in Israele, uscirà tra un paio di settimane. 

Qual è lo scherzo telefonico di cui siete più orgogliosi?

Lexus: Se parliamo di orgoglio, forse il nostro successo sociale è stato il fatto che l'anno scorso abbiamo parlato con tutti i partecipanti degli Accordi di Minsk e, in seguito a ciò, le risposte dei nostri interlocutori sono finiti nei libri di storia della Storia. Oggi, gli alunni leggono le risposte di queste persone. Io penso che da questo punto di vista, è un successo.

Ci potete raccontare di uno scherzo telefonico che avete provate a fare e che non è riuscito?

Vovan: Cose del genere capitano spesso. Alcuni servizi di sicurezza lavorano bene, controllano. In alcuni casi, lo staff ha il contatto del leader che impersoniamo, lo contatta e scopre che si tratta di uno scherzo. Ma in questi casi possiamo cambiare il mittente. Per esempio, con George Bush e J. K. Rowling non siamo riusciti a parlare a nome di Greta Thunberg nel 2020 perché il presidente e la scrittrice si sono rifiutati di conversare con l'ambientalista. Ma nel 2022, abbiamo provato fingendoci il presidente ucraino Zelensky e questa volta Goerge Bush e J. K. Rowling ci sono cascati. 

In Italia, molti sostengono che dietro di voi si trovano i servizi segreti russi. In che modo rispondete a questa accusa?

Lexus: Io credo che dietro chi ci accusa si celi Vladimir Putin, visto che possono dire certe cose alla stampa senza provarle. Sarebbe bello che oltre alle affermazioni, portassero anche delle conferme, seppur minime, di ciò che dicono. In tutta la nostra carriera, nessun giornalista né agente segreto ha portato le prove di nostri legami con le autorità e i servizi segreti russi. Significa che i servizi segreti dei Paesi che ci accusano lavorano male.

Vovan: Affermazioni del genere le sentiamo da almeno 10 anni ma non ci sono mai state prove. Per i mass media è molto più vantaggioso dire che quel ministro o quel capo di stato sono stati beffati non da due semplici persone, ma che sia stata una difficilissima operazione (d'intelligence, ndr) in cui sono stati investiti molti soldi e risorse. Una storia simile c'è stata in Ucraina quando uno degli ex funzionari del KGB, un vecchietto, dopo che abbiamo burlato dei politici ucraini, ha detto che l'operazione è stata curata direttamente da Putin.

LEGGI ANCHE: L'ex capo dei servizi segreti italiani sullo scherzo telefonico a Giorgia Meloni: "Non sono solo comici russi"