Scuola, in un negozio spunta il cartello più ignorante di tutti: l'errore paradossale

A volte, gli errori grammaticali sono tragici, e altre fanno molto ridere. Il caso del cartello spuntato recentemente in un negozio di vestiti, dedicato ai grembiuli per la scuola, ha entrambe le caratteristiche: è il classico caso che 'fa ridere ma anche riflettere'!

L'anno scolastico è iniziato in diverse regioni italiane, e nei prossimi giorni inizierà in tutte le altre località del Paese. Entro il termine di questa settimana, tutte le scuole italiane saranno aperte. Milioni di bambini e adolescenti inizieranno un nuovo anno, che sia nella scuola elementare, media o superiore.

A proposito di scuola elementare, è nei primi cinque anni della scuola, dopo l'asilo, che gli alunni indossano i grembiuli. Solitamente, i grembiuli sono quadrettati all'asilo, mentre sono a tinta unita nella scuola primaria. I grembiuli sono stati introdotti, nel nostro Paese, nell'epoca fascista. Erano le cosiddette 'divise scolastiche', e i colori erano differenti da quelli attuali. Dagli anni Settanta, i grembiuli simili alle divise militari sono stati sostituiti, da divise più colorate, solitamente blu o rosa.

Scuola: l'errore grammaticale sul cartello del negozio italiano è tragicomico

Dagli anni Ottanta del Novecento, in Italia il grembiule non è più obbligatorio. Nonostante ciò, però, molti bambini continuano a indossarlo anche ora, almeno fino alla quinta elementare. I grembiuli, in effetti, possono essere utilizzati anche per la loro funzione igienica: sono considerati una sorta di barriera contro i batteri e gli agenti patogeni. Per questo motivo, dunque, diversi pediatri ne raccomandano ancora l'utilizzo, nonostante questo non sia più obbligatorio. I grembiuli hanno anche un costo piuttosto ristretto, e non rappresentano una grande perdita economica per chi li acquista. A proposito di grembiuli, in questo articolo vi vogliamo mostrare un cartello molto particolare, in cui si fa riferimento a un'offerta sui grembiuli per i bimbi. Oltre al prezzo del prodotto, e al nome del prodotto, è possibile leggere anche un'esortazione ad andare a scuola. Peccato, però, che un errore grammaticale renda questo cartello alquanto paradossale.

scuola negozio italiano
L'esilarante cartello con un paradossale errore grammaticale. (Fonte: cartelliedintorni - Instagram).

"Tutti a sQuola", si legge, con la "Q" invece della "C". Un'esortazione sicuramente positiva e importante, ma la presenza dell'errore grammaticale la rende piuttosto divertente, considerando che è proprio negli 'anni del grembiule' che si imparano a scrivere correttamente le parole come 'scuola'. Non sappiamo se è una provocazione, e se quindi l'errore è voluto, oppure se si tratta di una distrazione. In ogni caso, però, considerando l'argomento di cui parla, questo cartello, pubblicato sulla pagina Instagram "cartelliedintorni", fa ancora più ridere del normale. Tutti a scuola, dunque!

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