Veneto, spunta un cartello esilarante contro i padroni incivili di cani: "Scusami se sporco"

Il problema dei padroni incivili di cani non conosce limiti geografici: esistono a Nord, a Sud, a Ovest ed Est del nostro paese. Il Veneto non è immune. Qui, però, gli incivili devono "fare i conti" con l'ironia goliardica veneta, che li attacca in maniera molto creativa.

Gli escrementi canini sui marciapiedi delle città non sono solo un problema per le scarpe di chi li pesta. Le deiezioni, oltre che emanare un pessimo odore, sono ricche di batteri e attirano insetti, che possono proliferare, creando un ambiente malsano. Nelle giornate di caldo afoso, le esalazioni possono diventare ancora più insopportabili e il rischio di infezioni per i bambini che giocano all'aperto è elevato. Insomma, non c'entra solo il decoro urbano: vanno tolte anche per la sicurezza di tutti.

Nonostante negli ultimi anni moltissimi comuni italiani abbiano inasprito le pene per chi non raccoglie gli escrementi dei propri cani, la situazione non è migliorata in maniera evidente. Anche perché molti padroni portano i propri animali a fare i bisogni in tarda serata, quando molti vigili urbani non sono in servizio e il rischio di essere colti in flagrante è quasi nullo. A ciò si aggiunge il problema dei cani randagi, che non sono educati a defecare in un punto preciso della strada. Insomma, tra i tanti problemi del decoro urbano delle città italiane c'è quello della mancata raccolta degli escrementi canini.

Veneto, il cartello goliardico contro i padroni incivili

Per far sentire in colpa i padroni incivili, in tutte le città italiane sono comparsi cartelli di varia natura. Alcuni contenevano insulti, altri invitano garbatamente a raccogliere le deiezioni nel rispetto della legge. Gli italiani, si sa, sono un popolo creativo. A Roma abbiamo ricevuto segnalazioni di cartelli scritti nell'italiano di Dante. Dal Veneto arriva una foto ancora più divertente. C'è un cagnolino con espressione colpevole e alcune frasi in dialetto veneto (facilmente comprensibili a tutti gli italiani). Il cucciolo chiede scusa a nome del suo padrone, se non ha pulito i suoi bisognini.

Il cartello in veneto contro i padroni incivili di cani
Il cartello in veneto contro i padroni incivili di cani

"Scusami se sporco, non è colpa mia! È di quel figlio di buona donna del mio padrone". La scritta in veneto rende il tutto ancora più comico. Spesso si usa l'ironia per far passare dei messaggi forti. Avrà funzionato lo sguardo irresistibile del cucciolo di beagle per convincere i padroni a compiere uno sforzo in più e buttare nell'immondizia le deiezioni? È una sfida di civiltà. Un piccolo gesto fa una grande differenza, mai come in questo caso. Basta poco e la città sarà più bella e piacevole per tutti. Anche perché se si crede nelle maledizioni, state pur certi che chi pesta una cacca di cane, ne manderà in grandi quantità.

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