Cronaca e Politica

Tanatoprassi, che cos'è la tecnica usata sulle salme di Pelé e Benedetto XVI

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Una parola molto pronunciata in queste ore perché usata per la conservazione dei corpi di Pelè e Benedetto XVI: cos'è la tanatoprassi?

La fine del 2022 è stata caratterizzata dalla scomparsa di due importantissime personalità che hanno fatto la storia, l'una nel mondo dello sport e l'altra in quello della religione cattolica. Stiamo parlando, naturalmente, di Pelé, leggenda del calcio morto lo scorso 29 dicembre all'età di 82 anni, e il papa emerito Benedetto XVI, all'anagrafe Joseph Ratzinger, deceduto l'ultimo giorno dell'anno, il 31 dicembre, a 95 anni.
Due uomini per i quali il cordoglio rappresenterà un momento di lutto collettivo: attesi, per le esequie dell'uno e dell'altro, migliaia di persone. Desiderose di rendere l'estremo saluto a due personalità di spicco dell'ultimo secolo.

Non funerali 'qualsiasi', ma celebrazioni che coinvolgeranno intere comunità e che perciò stanno richiedendo, in queste ore, l'organizzazione di veri e propri eventi pubblici.
Tra gli aspetti che hanno richiesto una grande cura e attenzione, c'è quello della conservazione delle salme. Sia nel caso di Pelé che in quello dell'ex pontefice Benedetto XVI, si è infatti ricorsi a una tecnica apposita che si applica in casi come questi. Quelli in cui, cioè, si rende necessario e doveroso esporre il corpo ormai senza vita di una persona per diverse ore, prima di procedere alla sepoltura o alla cremazione del defunto. In entrambi i casi, sia per il fuoriclasse brasiliano che per l'ex papa tedesco, si è ricorsi alla tecnica della tanatoprassi.

Tanatoprassi: tutto sulla tecnica di conservazione dei corpi usata per le salme di Pelé e Benedetto XVI

La prima cosa da chiarire è la seguente: la tanatoprassi non è una imbalsamatura. Con questo termine si abbracciano semplicemente tutte quelle tecniche applicate sul corpo di un defunto, finalizzate alla conservazione temporanea del corpo. Il fattore tempo è indicativo: come dicevamo, questa prassi viene applicata quando sussiste l'esigenza di conservare un cadavere per un limitato numero di ore o giorni.

La tanatoprassi consiste principalmente nella cura igienica di un corpo, che, come è normale che sia, nelle prime ore dopo la morte, subisce una serie di fenomeni. Quali la fuoriuscita di liquidi organici e l'emanazione di vapori corporei. Circostanze che poco si adattano a una veglia funebre dignitosa, e che per questo vengono scongiurate tramite la tanatoprassi.
Nel cadavere viene inoltre iniettato un particolare fluido conservante che consente di ritardare il processo di decomposizione per qualche giorno. Oltre alla pulizia, dunque, della salma, questa è anche sottoposta a una serie di trattamenti estetici per conservare il corpo integro.

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