Agguato Stella Rossa ai Fedayn Roma, arriva lo striscione di scherno degli ultras napoletani

Uno dei fatti extra calcistici più discussi del weekend è l'agguato di alcuni ultras della Stella Rossa a dei membri appartenenti ai Fedayn Roma. I tifosi serbi hanno portato via striscioni, bandiere e pezze appartenenti a uno dei gruppi più longevi della Sud romanista. Poche ore dopo, è comparso uno striscione di scherno realizzato dagli ultras del Napoli.

Un fatto di cronaca oggettivamente eclatante si è consumato poco dopo le 20 di sabato 4 febbraio. A piazza Mancini, a poche centinaia di metri dallo Stadio Olimpico di Roma, circa 50 tifosi della Stella Rossa hanno teso un agguato ad alcuni membri dei Fedayn Roma. Questi ultimi avevano parcheggiato le loro auto nella piazza sopracitata e stavano riposizionando borsoni con il materiale ultras nei portabagagli. Durante gli scontri, quegli striscioni, quelle bandiere e quelle pezze appartenenti a un gruppo ultras che occupa i gradoni della Curva Sud dagli anni '70 sono stati rubati da circa 50 cittadini serbi.

Secondo il codice ultras, quando si subisce il furto delle pezze, il gruppo va sciolto. Al momento i Fedayn romanisti non si sono espressi pubblicamente su quanto successo e potrebbe essere in corso una lunga riflessione sul da farsi. Si è trattato di un attacco che nessuno aveva previsto, ma che, a mente fredda, trova una spiegazione. In primis, la squadra di basket della Stella Rossa tra fine gennaio e inizio febbraio era stata impegnata a Milano e Bologna e diverse centinaia di tifosi l'hanno seguita in trasferta. Inoltre i gruppi ultras della squadra di Belgrado sono gemellati con alcune sigle della Napoli ultras. Repubblica ipotizza che quanto successo sabato possa avere la 'regia' o quantomeno la complicità degli ultras napoletani. Si tratta di indiscrezioni da verificare e sulle quali, eventualmente, la Digos indagherà.

La reazione della Napoli ultras

Passando dalle indiscrezioni ai fatti, nella notte tra domenica e lunedì a Napoli è comparso uno striscione firmato da un gruppo della città partenopea. Con ogni probabilità si tratta proprio dei Fedayn napoletani che occupano la Curva B, visto che è firmato "Ultima sigla Fedayn". Non è chiaro il luogo esatto in cui sia stato affisso il lenzuolo. A riportarlo è stata la pagina Facebook Militanza Ultras:

Perché i napoletani hanno citato il 'prete' nello striscione di scherno? È un riferimento all'inno originale dei Fedayn, che inizia proprio così: "E quanno more er prete, sonano le campane, piangono le pu***ne e i loro protettori". Un chiaro riferimento, dunque, a un gruppo che, dopo quanto successo, dovrebbe cessare di esistere. Di nuovo: non si è trattato di una perdita a seguito di uno scontro ma di un agguato, che non fa parte della mentalità ultras. Non è chiaro se, nonostante ciò, i Fedayn decidano di sciogliersi ugualmente. Di sicuro, tra gli inquirenti, c'è timore per eventuali 'vendette' sull'asse Roma-Napoli, diventato caldissimo dopo gli scontri in autostrada dell'8 gennaio.

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