Come funziona la giornata festiva dell’8 dicembre in busta paga, e quali sono le differenze: ecco la spiegazione dell’esperto.
L’8 dicembre è appena trascorso, e molti lavoratori non hanno lavorato. Questa festività, che nel 2025 è caduta di lunedì, è celebrata come l’inizio del Natale in molti Paesi europei, e l’Italia non è da meno: per l’Immacolata Concezione, infatti, milioni di lavoratori si sono concessi una meritata giornata di pausa, per celebrare quest’importante festività con le persone care. Alcuni, invece, hanno lavorato comunque, almeno per mezza giornata, se non per la giornata intera. Sia coloro che hanno lavorato, che coloro che si sono concessi una pausa, potrebbero essere curiosi di sapere come viene considerata questa giornata in busta paga, e se c’è una variazione nella busta paga.
Come è noto, nella busta paga si trovano tutti gli elementi che definiscono lo stipendio mensile. Per questo motivo, è possibile trovare anche gli elementi che si riferiscono alla festività goduta, o non goduta. In particolare, come spiega il commercialista Giorgio Infantino, in merito all‘8 dicembre, la variazione nella busta paga può non esserci, o essere positiva. I casi da analizzare, infatti, sono principalmente due: se il lavoratore ha lavorato e se non l’ha fatto.
8 dicembre: come è considerato in busta paga e chi guadagna di più
Nella condizione normale, e cioè di festività goduta, non ci sarà alcuna variazione in busta paga: essendo considerata una festività, il lavoratore ha diritto a non lavorare. Per questo motivo, per chi non ha lavorato, la retribuzione lorda, e quindi anche quella netta, saranno le stesse di sempre. Per quanto riguarda, invece, le persone che hanno lavorato ieri, lunedì 8 dicembre, si avrà una maggiorazione, il cui valore dipenderà dal proprio CCNL. Di solito, per una giornata di lavoro intera, viene considerata una maggiorazione pari a una frazione di 1/26 della retribuzione mensile. In ogni caso, conviene controllare il proprio contratto per capire quale sarà la maggiorazione a cui si ha diritto.
Approfittiamo del discorso sull’8 dicembre, inoltre, per parlare di un’altra festività, e cioè Sant’Ambrogio, caduta il giorno prima, e cioè la domenica 7 dicembre. In particolare, questo discorso riguarda soltanto i comuni in cui Sant’Ambrogio è il santo patrono, come Milano. In questi comuni, e solo in questi comuni, la giornata viene trattata come una normale festività: se cade in un giorno lavorativo e il dipendente non presta attività, spetta la retribuzione ordinaria. Se invece viene svolto lavoro, alla paga della festa si aggiunge la maggiorazione prevista dal Contratto Collettivo. Quando la ricorrenza, come in quest’anno, coincide con sabato o domenica, di norma non è previsto recupero, per chi non ha lavorato. Alcuni contratti contemplano, però, un’indennità per la festività non goduta. Anche in questo caso, dunque, si suggerisce di far caso al proprio CCNL.
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