Una domanda sulle detrazioni per le spese farmaceutiche, e sanitarie, che merita un chiarimento particolare dall’Agenzia delle Entrate: è possibile ottenerle anche se è il proprio figlio o la propria figlia a pagare con la carta di credito? Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate.
Le detrazioni per le spese sanitarie sono tra le più importanti, delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiane. Esse sono fondamentali perché riguardano tutta la sfera della salute, e possono essere anche molto vantaggiose. Tali agevolazioni, in particolare, permettono di recuperare una parte dei costi sostenuti per le cure e per le visite, nonché per altri interventi, mediante l’IRPEF, e cioè l’Imposta sul reddito delle persone fisiche. Le detrazioni Irpef sono pari al 19%, sulla quota che supera i 129,11 euro all’anno. Le spese, che devono essere dichiarate, devono essere tracciabili e provate. Alcune spese possono, comunque, essere effettuate anche in contanti, anche perché strutture come le farmacie operano in regime di convenzionamento con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale).
A proposito delle farmacie, in questo articolo ci concentriamo sulle spese farmaceutiche, anche se quanto riveliamo vale per tutte le spese sanitarie. Mediante la Posta di FiscoOggi, e cioè il canale con cui i contribuenti possono rivolgere domande all’Agenzia delle Entrate e avere chiarimenti, una contribuente ha, in particolare, chiesto se è possibile detrarre le spese farmaceutiche (e sanitarie) relative a sé e al proprio coniuge, se tali spese sono effettuate mediante la carta di credito del figlio.
Spese farmaceutiche e sanitarie: la spiegazione dell’Agenzia delle Entrate sullo strumento di pagamento
La risposta è, fortunatamente, affermativa. In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che la detrazione compete al contribuente che risulta intestatario del documento di spesa. È questo che può richiederla, e non chi utilizza materialmente la carta per pagare. Di conseguenza, se lo scontrino parlante o la fattura riportano il nome di uno dei genitori, sarà quel genitore a poter inserire l’importo nel modello 730 tra gli oneri detraibili. Questo resta vero anche quando il pagamento viene eseguito tramite la carta del figlio, perché la figura di chi materialmente effettua l’operazione non ha rilievo fiscale e riguarda solo i rapporti interni tra i familiari.

L’ente ha, inoltre, ribadito che è necessario usare strumenti tracciabili, senza che la carta debba essere intestata al beneficiario della detrazione. Fanno eccezione, come già abbiamo anticipato, l’acquisto di medicinali, ma anche l’acquisto di dispositivi medici e le prestazioni sanitarie fornite da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN: in questi casi la tracciabilità non è richiesta, proprio perché le spese sono già ‘tracciate‘ dal sistema stesso. La risposta dell’ente, comunque, è positiva per tutte quelle persone anziane o, comunque, per tutte le persone che hanno problemi ad acquistare autonomamente le medicine, e chiedono aiuto ai propri familiari.
