Viaggiatore esperto indica le 5 città del mondo con il miglior cibo da strada

Il cibo da strada racconta più di molti musei circa la nazione di appartenenza. Rivela abitudini, profumi, ritmi di una città. A sostenerlo è Luke Damant, content creator australiano che negli ultimi anni ha visitato quasi ogni angolo del pianeta. In una conversazione recente con il collega Harry Jaggard, Damant ha condiviso la classifica delle cinque città dove, a suo giudizio, lo street food raggiunge livelli memorabili. Una lista che unisce culture lontane, sapori intensi e mercati pieni di energia.

Seul, Corea del Sud: barbecue, varietà incredibile e sapori intensi

Damant assegna alla capitale sudcoreana il quinto posto della sua top mondiale. A convincerlo è soprattutto la varietà: a Seul si trovano piatti tradizionali coreani ma anche proposte internazionali, spesso rivisitate secondo i gusti locali. Il protagonista indiscusso resta però il barbecue coreano, preparato in mille modi diversi e disponibile praticamente ovunque.

Secondo l'autore del video, è impossibile rinunciare ai barbecue coreani di Seul, in Corea del Sud.
Secondo l’autore del video, è impossibile rinunciare ai barbecue coreani di Seul, in Corea del Sud.

I viaggiatori che non tollerano il piccante devono prestare attenzione: molti piatti coreani, inclusi gli street food più comuni, utilizzano spezie e salse dal gusto deciso. Per chi ama questo tipo di cucina, però, una passeggiata nei mercati notturni della città si trasforma in un trionfo di sapori.

Mumbai, India: Vada Pav, Samosa e una tradizione vegetariana unica

La quarta posizione porta in India, precisamente nelle strade affollate di Mumbai. Damant introduce una premessa ironica ma non del tutto superflua: “Se riesci a evitare intossicazioni alimentari, quello di Mumbai merita”. Il riferimento è all’enorme quantità di chioschi e piccole cucine a cielo aperto che, pur offrendo piatti strepitosi, richiedono un minimo di attenzione nella scelta perché gli standard di sicurezza alimentare sono parecchio meno stringenti rispetto all’Europa.

Il simbolo dello street food locale è il Vada Pav, un panino ripieno di una crocchetta di patate speziate, accompagnato da chutney e peperoncini. Costa circa 30 centesimi di dollaro ed è considerato uno spuntino essenziale per milioni di persone. Molto diffusi anche i Samosa, triangoli di pasta fritta ripieni di verdure o legumi, dal gusto aromatico e appagante. Tè caldo e snack speziati completano quadro e atmosfera.

La cucina indiana, soprattutto nello street food, riflette un dato significativo: l’India è il Paese con la più alta percentuale di vegetariani al mondo (praticamente 4 su 10, con i restanti sei che consumano comunque la carne sporadicamente). Nei chioschi, infatti, predominano verdure, legumi e spezie. È impossibile trovare carne bovina e la carne suina è estremamente rara, soprattutto per motivi culturali e religiosi.

Istanbul, Turchia: doner kebab, pita e il gelato più scenografico

Il terzo gradino del podio va a Istanbul, città sospesa tra due continenti e ricchissima di tradizioni culinarie. Il doner kebab è la star delle strade turche, proposto con carne di bovino o di pollo, marinata con spezie e servita in panini o piatti accompagnati da verdure fresche. Damant lo definisce “delizioso”, soprattutto per il suo equilibrio tra sapidità e leggerezza. L’esperienza dello street food locale include anche la pita turca e un classico che ha conquistato i social: il gelato turco. I venditori lo servono con una piccola performance, facendo credere per qualche secondo al cliente di averlo afferrato, per poi sottrarlo con un gesto rapido e divertente.

Tokyo, Giappone: barbecue illimitato, Wagyu A5 e dolci sorprendenti

Al secondo posto Damant colloca Tokyo, città in cui lo street food si intreccia con una tradizione gastronomica raffinata. Consiglia di non trascurare i barbecue giapponesi: ci sono locali che, per circa 20 dollari, offrono carne illimitata e alcuni includono anche porzioni di Wagyu A5, una delle carni più pregiate del mondo. Gli appassionati di dolci trovano invece bancarelle di snack coloratissimi, tra cui lo zucchero filato multicolore che negli ultimi anni è diventato un simbolo dei quartieri più vivaci della capitale.

Bangkok, Thailandia: night market immensi e piatti sotto il dollaro

Il primo posto della classifica di Damant spetta a Bangkok. La capitale thailandese vive di street food a ogni ora del giorno e della notte. I night market sono enormi e traboccano di profumi, pentole fumanti e piatti cucinati in pochi secondi. I prezzi restano sorprendentemente bassi: molti piatti costano meno di un dollaro.

Tra le specialità da provare almeno una volta spiccano il Pad Thai, gli spiedini alla griglia e il Thai Green Curry. Secondo Damant, Bangkok rappresenta l’essenza del cibo da strada asiatico: veloce, gustoso, accessibile e profondamente legato alla vita quotidiana. Anche qui, tuttavia, bisogna prestare attenzione al ghiaccio e ad alimenti che hanno trascorso diverse ore sotto il sole.