Italiana che vive negli Stati Uniti spiega come funzionano le assenze a scuola: “Sono molto severi”

Rebecca Bianchini è una giovane content creator italiana che si è trasferita negli Stati Uniti per frequentare la scuola superiore. Da poche settimane vive in una cittadina americana e, sui social, ha raccontato con sorpresa come funziona il sistema delle assenze scolastiche oltreoceano. Il suo video, pubblicato su TikTok, ha rapidamente catturato l’attenzione di migliaia di utenti italiani, incuriositi dalle differenze tra la scuola americana e quella italiana.

Rebecca ha spiegato che negli USA le regole sulle assenze e sui ritardi sono estremamente rigide. “Se fai più di otto assenze vieni automaticamente escluso da tutte le feste scolastiche”, racconta. E non si tratta solo di un’esclusione simbolica: chi supera il limite stabilito non può partecipare a eventi come il Prom o l’Homecoming, due appuntamenti molto importanti nella vita degli studenti americani.

Regole severe per assenze e ritardi

Secondo Rebecca, la scuola che frequenta negli Stati Uniti non fa eccezioni. Le regole sono chiare e uguali per tutti: superata la soglia di otto assenze, lo studente perde automaticamente il diritto di partecipare a qualsiasi attività extracurricolare, dalle feste alle gite. Anche una semplice influenza o un imprevisto possono quindi pesare molto sul percorso scolastico.

Per giustificare un’assenza, gli studenti devono presentare un foglio firmato da un genitore o tutore. Nel caso di Rebecca, può farlo anche la nonna con cui vive. “Deve esserci scritto che chiede di giustificare Rebecca per essere stata assente il giorno X per un motivo X”, racconta nel video. Senza questo documento, l’assenza non viene accettata e rischia di essere considerata ingiustificata, con conseguenze sul comportamento e sulla partecipazione alle attività.

Il sistema dei “pass” negli istituti americani

Un’altra particolarità del sistema scolastico americano riguarda i cosiddetti pass. Ogni studente che arriva in ritardo deve presentarsi in segreteria per ottenere un pass che lo autorizzi a entrare in classe. Allo stesso modo, chi deve spostarsi da un’aula all’altra durante le lezioni deve avere un pass specifico.

La content creator ha spiegato che le assenze ingiustificate negli Stati Uniti portano all'esclusione dalle feste
La content creator ha spiegato che le assenze ingiustificate negli Stati Uniti portano all’esclusione dalle feste

“Se vieni trovato nei corridoi senza un pass, sei cucinato”, scherza Rebecca. In realtà, le conseguenze possono essere serie: si rischia una segnalazione disciplinare o un’ammonizione per “skipping class”, cioè aver saltato una lezione senza permesso. Anche questi piccoli episodi vengono registrati e possono influire sulla reputazione dello studente e sulle sue possibilità di partecipare agli eventi scolastici.

Controlli rigidi anche per l’uscita da scuola

Una delle regole che ha sorpreso maggiormente la giovane italiana riguarda l’uscita da scuola. “Anche se hai 18 anni, non puoi uscire liberamente. Deve sempre venire un genitore o un tutore a prenderti”, spiega. In pratica, gli studenti maggiorenni non possono semplicemente firmare per uscire come succede in Italia: serve la presenza fisica di un adulto autorizzato. Persino se la nonna chiama la scuola per comunicare che Rebecca deve uscire, la telefonata non basta. Deve presentarsi di persona per accompagnarla fuori.

Questo livello di controllo può sembrare eccessivo a chi è abituato alle scuole italiane, dove gli studenti maggiorenni possono lasciare l’edificio senza permessi particolari. Ma negli Stati Uniti la sicurezza degli studenti è una priorità assoluta, e le scuole preferiscono mantenere procedure rigide per evitare ogni tipo di rischio o malinteso.

Un sistema molto diverso da quello italiano

Il racconto di Rebecca Bianchini ha suscitato curiosità e reazioni contrastanti. Molti utenti italiani hanno commentato sottolineando quanto il sistema americano sembri “militare”, altri invece lo considerano un modo efficace per responsabilizzare gli studenti. In ogni caso, la sua testimonianza offre uno spaccato interessante di come l’istruzione venga gestita negli Stati Uniti, con un’attenzione particolare alla disciplina, alla sicurezza e alla partecipazione scolastica.

“Qui non passa niente”, conclude Rebecca con un sorriso. La sua esperienza mostra che, per uno studente italiano negli USA, adattarsi a un sistema tanto rigido può essere una sfida, ma anche un’opportunità per scoprire un modo completamente diverso di vivere la scuola.

@rebeccaa.bianchini

#fyp #exchangestudent #highschool #USA #assenze

♬ suono originale – rebecca🇺🇸