Ogni volta che apriamo un sito da un posto qualsiasi dall’Unione Europea compare il solito banner relativo ai cosiddetti cookie: “Accetta tutti”, “Rifiuta” oppure “Accetta solo quelli essenziali”. La creator tech @decodingsara, molto seguita su TikTok, l’ha spiegato in modo diretto: gli essenziali servono a far funzionare il sito; “accetta tutto” abilita anche tracciamento, analytics e marketing. Ma come scegliere con consapevolezza? Vediamolo con parole semplici e qualche regola chiara, utile per chi naviga e per chi gestisce un sito.

Cookie essenziali: cosa fanno davvero (e perché non richiedono consenso)

I cookie essenziali — chiamati anche “tecnici” o “strettamente necessari” — tengono l’utente loggato, ricordano il carrello, bilanciano il traffico sui server, salvano le preferenze base (lingua, privacy), permettono di mostrare le pagine correttamente. In Europa rientrano nella categoria di strumenti senza i quali il servizio “non può essere erogato”. Per questo, secondo le linee guida delle autorità, non richiedono il tuo consenso preventivo, ma vanno comunque spiegati nell’informativa.

In pratica: se clicchi su “accetta solo quelli essenziali”, il sito continuerà a funzionare; semplicemente non attiverà misurazioni statistiche non anonime, profilazione pubblicitaria o tracciamenti di terze parti. È la scelta più prudente quando vuoi leggere un articolo velocemente, senza personalizzazioni. Le autorità europee ribadiscono che tutto ciò che va oltre il “funzionamento” richiede un consenso libero e informato.

“Accetta tutto”: cosa sblocchi oltre alla semplice navigazione

Il pulsante “Accetta tutti i cookie” attiva, oltre agli essenziali, cookie di analisi, tracciamento e marketing. Questi file (o tecnologie simili) seguono le tue azioni tra pagine e, a volte, tra siti diversi: tempo di permanenza, scroll, click, interessi dedotti. Servono a migliorare le statistiche e a mostrarti pubblicità personalizzata. In alcuni contesti abilitano esperimenti di prezzo o contenuti su misura. La creator @decodingsara lo riassume con ironia: quando premi “accetta tutto”, stai dicendo “potete studiarmi e usare i miei dati per influenzarmi”. La sintesi è efficace e combacia con il ruolo dei cookie di profilazione descritto dalle autorità.

Attenzione: la personalizzazione può spingersi fino al prezzo dinamico o a offerte diverse per segmenti di utenti. In Europa il tema è monitorato da istituzioni e accademici: le analisi del Parlamento europeo mostrano che la pratica esiste, con impatti su trasparenza e tutela dei consumatori. Non significa che “il prezzo cambia sempre per ogni persona”, ma che la possibilità c’è e viene studiata e regolata.

Come si ottiene un consenso valido: parità tra pulsanti e scelta reversibile

Se scegli “rifiuta” o “solo essenziali”, il sito non dovrebbe ostacolarti. Le linee guida italiane e quelle europee ricordano che il banner deve offrire opzioni chiare e simmetriche (accettare o rifiutare), evitando dark patterns e “cookie wall” forzati, salvo casi in cui il fornitore offra una reale alternativa equivalente. È richiesto anche un percorso semplice per revocare il consenso in qualunque momento (per esempio tramite un’icona o un link “Cambia preferenze”).

Premendo su "Accetta tutti i cookie" si dà l'ok al sito affinché monitori ogni singola azione e mostri pubblicità 'profilate'.
Premendo su “Accetta tutti i cookie” si dà l’ok al sito affinché monitori ogni singola azione e mostri pubblicità ‘profilate’.

Ultimamente, chi usa strumenti Google avrà sentito parlare di Consent Mode v2: per i siti europei è l’aggiornamento con cui i gestori comunicano a Google lo stato del tuo consenso, distinguendo tra misurazione di base e avanzata. In assenza di consenso, i tag pubblicitari devono ridurre o sospendere la raccolta di dati personali a fini di profilazione. Per noi utenti significa maggiore coerenza tra il “no” sul banner e ciò che succede davvero dietro le quinte.

Perché la scelta conta: esempi concreti e cosa guardare nel banner

Quando navighi per informarti o fare shopping, ricordati questi punti rapidi:

  • Vuoi solo leggere? “Essenziali” bastano: pagina veloce, account al sicuro, carrello funzionante.
  • Vuoi offerte su misura e pubblicità rilevante? “Accetta tutto” abilita analytics, remarketing e personalizzazioni. Valuta pro e contro in base al contesto.
  • Cerchi trasparenza? Nel banner o nell’informativa devono comparire finalità e terze parti. Se manca chiarezza, meglio limitarsi agli essenziali e aprire l’informativa completa.
  • Hai cambiato idea? Cerca il link “Gestisci preferenze”: la revoca del consenso deve essere semplice quanto l’accettazione.

La pressione regolatoria non è teorica: le autorità europee hanno inflitto multe record per uso scorretto dei cookie e per consenso non valido. In Francia, nel 2025, la CNIL ha sanzionato grandi piattaforme proprio su questi aspetti, dal posizionamento dei pulsanti all’uso pubblicitario senza consenso. Segnale chiaro: la scelta dell’utente va rispettata, sempre.

La spiegazione “in parole povere” di @decodingsara… e un promemoria utile

Riprendiamo la sintesi dell’esperta: “Quelli essenziali servono per far funzionare il sito, ti tengono loggato, ricordano cosa hai nel carrello, permettono di caricare la pagina correttamente. Fine.” Se invece premi “Accetta tutto”, autorizzi anche tracciamento e marketing, con pubblicità mirate e contenuti adattati al tuo profilo. Il suo invito è netto: pensaci due volte. Non per paura, ma per consapevolezza. Oggi i banner devono essere chiari e rispettare la tua decisione; se non lo fanno, puoi negare il consenso, cambiare sito o segnalare la pratica al Garante.

@decodingsara

Ora che sai la differenza non hai scuse 🤗 #perte #consensoinformato #techtok #consapevolezzadigitale

♬ original sound – decodingsara