In Norvegia la trasparenza fiscale è un valore nazionale. Ogni anno, l’equivalente dell’Agenzia delle Entrate – Skatteetaten – pubblica online i dati relativi al reddito imponibile, al patrimonio e alle tasse pagate da ogni cittadino norvegese. Un sistema che incuriosisce e sorprende, soprattutto chi arriva da Paesi dove queste informazioni sono considerate strettamente private.
La notizia è tornata virale grazie alla content creator @unlocknorway, che su Instagram ha spiegato come i residenti possano consultare il patrimonio di chiunque viva e paghi le tasse in Norvegia. Basta un account BankID, lo strumento digitale che consente ai cittadini di accedere ai servizi pubblici e bancari in totale sicurezza, una sorta di SPID che però permette di accedere anche alla banca. Ma dietro questa apparente libertà si nasconde un piccolo “tranello” che pochi conoscono.
Come funziona Skatteetaten e cosa puoi vedere davvero
La piattaforma di Skatteetaten permette a ogni cittadino norvegese di accedere alle dichiarazioni fiscali di chiunque altro. È possibile visualizzare tre dati principali: il reddito imponibile, il patrimonio dichiarato e le tasse effettivamente pagate. Queste informazioni vengono aggiornate ogni anno e, secondo la legge norvegese, rientrano nel principio di trasparenza fiscale che mira a prevenire l’evasione e a favorire la fiducia nel sistema economico.
Attenzione però: non è possibile conoscere lo stipendio vero e proprio. Un utente ha corretto un piccolo errore nel video di @unlocknorway spiegando che “non puoi davvero vedere lo stipendio di una persona su Skatteetaten”. Il sito mostra infatti solo il reddito imponibile, che include varie fonti di guadagno come affitti, investimenti o redditi da impresa, e che può essere ridotto da detrazioni fiscali. In pratica, quello che si ottiene è una fotografia parziale della situazione finanziaria di una persona, non un dato preciso sul suo salario.
Il “tranello” che sorprende tutti: la notifica al consultato
Ecco il dettaglio che molti ignorano: ogni volta che qualcuno consulta i tuoi dati fiscali, tu lo scopri. Sì, perché il sistema invia una notifica automatica alla persona il cui profilo è stato visualizzato. In altre parole, se controlli quanto guadagna il tuo vicino, il tuo collega o persino un politico locale, loro riceveranno un avviso con il tuo nome e cognome e la data della ricerca. Una mossa pensata per scoraggiare la curiosità eccessiva e garantire un equilibrio tra trasparenza e privacy.

Questa funzione, introdotta dopo alcune controversie sul diritto alla riservatezza, ha cambiato molto l’uso del portale. In passato le ricerche erano anonime (e senza il bisogno di un account certificato), ma molti norvegesi ritenevano che fosse troppo facile curiosare nella vita economica altrui. Oggi, invece, chi accede ai dati lo fa in modo consapevole e responsabile, sapendo che ogni clic lascia una traccia.
BankID: la chiave digitale della vita quotidiana norvegese
Per entrare nel sito di Skatteetaten è necessario avere un account BankID. Si tratta di un sistema di autenticazione digitale sviluppato dalle principali banche norvegesi, utilizzato per accedere ai servizi pubblici, firmare contratti online o gestire il proprio conto corrente. Ogni residente registrato in Norvegia può ottenerlo tramite la propria banca, e senza di esso non è possibile consultare i dati fiscali di altri cittadini.
BankID rappresenta una vera e propria carta d’identità digitale e ha reso la burocrazia norvegese una delle più snelle al mondo. Tutto avviene online: dalla dichiarazione dei redditi al rinnovo dei documenti, fino alla consultazione dei dati patrimoniali. Ma proprio perché l’accesso è così semplice, il governo ha voluto inserire la funzione di notifica per evitare abusi e tutelare la privacy dei cittadini.
Una trasparenza che divide
Il sistema norvegese è spesso portato come esempio di democrazia fiscale. Molti sostengono che sapere quanto pagano di tasse i cittadini più ricchi renda la società più equa e consapevole. I giornali norvegesi, ogni anno, pubblicano persino la top 100 delle persone più ricche del Paese, basandosi proprio sui dati ufficiali di Skatteetaten.
Non mancano però le critiche: c’è chi teme che questo livello di esposizione alimenti l’invidia sociale o violi la sfera privata. Il dibattito è aperto, ma una cosa è certa: la Norvegia ha scelto di fidarsi dei suoi cittadini, puntando su un modello di trasparenza totale, anche a costo di qualche curiosità di troppo.
Insomma, in Norvegia sapere quanto paga di tasse il tuo vicino è possibile — ma farlo comporta un piccolo rischio (non legale). Perché anche lui, appena clicchi sul suo nome, saprà che sei stato tu a guardare.
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