I gatti possono mangiare il tonno? E quanto possono mangiarne? La risposta e la spiegazione di una nota esperta di animali.
I gatti mostrano una marcata attrazione per il pesce grazie al suo elevato contenuto di proteine e ai numerosi nutrienti essenziali che lo rendono appetibile e salutare. Tra questi spiccano gli amminoacidi, fondamentali per l’organismo felino, e gli acidi grassi Omega-3, che favoriscono la salute della pelle, del pelo e del sistema cardiovascolare. Il pesce fornisce inoltre vitamina D e oligoelementi preziosi per il metabolismo e il benessere generale. Dal punto di vista biologico, il gatto è un carnivoro stretto, e il pesce rappresenta una fonte di proteine di alta qualità, facilmente digeribili e perfettamente adatte alle sue esigenze. Importante è anche la taurina, sostanza che i felini non producono autonomamente e che nel pesce si trova in quantità significative.
L’apporto costante di questi nutrienti contribuisce a mantenere in salute il sistema nervoso e favorisce un mantello lucente. La preferenza dei gatti per il pesce ha origini anche storiche e ambientali. Nei secoli passati, in zone portuali o di pesca, gli animali avevano facile accesso agli scarti ittici e hanno così sviluppato una familiarità che, nel tempo, si è consolidata. Tuttavia, la predilezione non è universale: alcuni gatti mostrano indifferenza o intolleranza verso il pesce, spesso per esperienze alimentari precoci o gusti individuali. Nonostante i benefici, il pesce va offerto con moderazione, scegliendo varietà nutrienti e povere di sale o grassi.
Scatolette di tonno ai gatti: la spiegazione dell’esperta e quante possono mangiarne
Un discorso particolare deve essere fatto per il tonno. I gatti sono particolarmente attratti dal tonno in scatola, in quanto questo ha un sapore umami, e cioè un sapore che i felini apprezzano in maniera particolare. Come rivela la dottoressa Elena Angeli, una nota esperta della relazione felina, inoltre, a causa del ferro presente nella sua carne, produce un gusto leggermente metallico, che amplifica ulteriormente il suo sapore e fa impazzire i felini. A rivelarlo, è stato un esperto di Scienze sensoriali presso il Waltham Petcare Science Institute, il dottor Scott McGrane.

Il suo consumo può essere possibile, spiega però la dottoressa Angeli, ma con moderazione. Pur essendo ricco di acidi grassi essenziali e omega-3, infatti, il tonno contiene anche molta istamina e metalli pesanti. Per evitare qualsiasi tipo di rischio, dunque, è consigliato darne al massimo 2 o 3 volte al mese. Offrire il tonno ai gatti non più di due o tre volte al mese permette, quindi, di garantire loro un piacere controllato, tutelando la salute e assicurando un’alimentazione equilibrata e che sia, al contempo, coerente con le loro reali necessità nutrizionali.
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