Un americano ha deciso di trasformare un sogno romantico in realtà, acquistando un intero villaggio spagnolo abbandonato. Jason Lee Beckwith, originario della California, ha comprato il paese di Salto de Castro, nella provincia di Zamora, al confine con il Portogallo. Il prezzo? Circa 310.000 euro, meno del costo di un piccolo appartamento a Madrid. Ma la sua storia va oltre il semplice investimento: dietro questa scelta c’è un progetto di rinascita, amore per la natura e rispetto per la storia locale.
Salto de Castro: un villaggio dimenticato nel cuore di Zamora
Salto de Castro nacque nel 1946 per ospitare i lavoratori della diga di Castro, costruita da Iberduero. In quegli anni, il piccolo borgo contava una scuola, una chiesa, un bar, una caserma della Guardia Civil e oltre 40 abitazioni. Dopo il completamento dei lavori, però, gli abitanti se ne andarono. L’ultimo residente registrato lasciò il paese nel 1989. Da allora, il tempo e la natura hanno lentamente riconquistato ogni pietra e ogni strada, fino a renderlo un luogo fantasma.
Per più di trent’anni nessuno aveva mostrato interesse per questo angolo sperduto di Spagna. Finché Beckwith, durante un viaggio in Europa, non lo ha scoperto e se ne è innamorato a prima vista. “È il mio piccolo paradiso”, ha dichiarato il californiano, affascinato dal silenzio, dai panorami e dal contatto autentico con la natura che offre la valle del Duero.
Un sogno di rinascita: da borgo fantasma a destinazione turistica
Il progetto di Jason Lee Beckwith non è quello di costruire un resort di lusso, ma di riportare in vita un pezzo di storia. L’obiettivo è restaurare le 44 case, la chiesa, la scuola e il vecchio cuartel, trasformandoli in un complesso turistico sostenibile e aperto a tutti. “Voglio che sia un luogo accessibile, dove chiunque possa venire a godersi la tranquillità e la bellezza della Spagna rurale”, ha spiegato l’imprenditore.
Il piano prevede anche la costruzione di un edificio principale con alloggi, ristorante, piscina, aree verdi e spazi per attività comunitarie. L’investimento stimato oscilla tra i 4 e i 7 milioni di dollari, finanziati da fondi privati, investitori internazionali e possibili sovvenzioni pubbliche. L’obiettivo finale è duplice: creare nuove opportunità di lavoro nella zona e attrarre turismo in modo responsabile, contribuendo alla lotta contro lo spopolamento che affligge molte aree rurali della Spagna.
Un progetto tra entusiasmo e preoccupazioni ambientali
Non tutti, però, vedono di buon occhio la rinascita di Salto de Castro. Alcune associazioni ecologiste hanno espresso timori per il possibile impatto ambientale del progetto. Il villaggio si trova infatti nel Parco Naturale de los Arribes del Duero, un’area protetta riconosciuta anche dalla UNESCO e dalla Rete Natura 2000. Beckwith ha garantito che le opere di ristrutturazione rispetteranno l’ambiente, utilizzando materiali locali e tecniche sostenibili, ma il dibattito resta aperto.

Questa tensione tra conservazione e sviluppo rappresenta un tema cruciale nella Spagna contemporanea, dove molti borghi abbandonati cercano un futuro senza perdere la propria identità. E in questo senso, il progetto americano si inserisce in un più ampio movimento di recupero dei villaggi rurali in Europa.
Una tendenza che cresce anche in Italia
Il caso di Salto de Castro non è isolato. Negli ultimi anni, diverse persone hanno scelto di comprare interi paesi abbandonati in Spagna, Italia e Stati Uniti, spesso per cifre sorprendenti. In Galizia, il villaggio di O Penso è stato venduto nel 2022 per circa 200.000 euro. In Texas, la cittadina fantasma di Albert è finita all’asta su eBay e acquistata da un italiano.
Anche in Italia, pur senza la vendita “in blocco” di interi comuni, i programmi delle “case a 1 euro” hanno attirato l’attenzione di molti stranieri. Dalla Sicilia al Molise, i piccoli borghi offrono opportunità di recupero e rinascita, valorizzando il patrimonio storico e creando nuovo turismo sostenibile. Come nel caso di Salto de Castro, dietro queste iniziative non c’è solo l’interesse economico, ma anche il desiderio di ridare vita ai luoghi dimenticati.
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