“Cosa faresti se potessi tornare ai tuoi vent’anni?”, la risposta bellissima di un 89enne padovano

Un semplice video, girato per strada, è diventato uno dei contenuti più condivisi della settimana su TikTok. Il protagonista è un anziano signore padovano di 89 anni, incontrato dal content creator Massimiliano Mose, conosciuto sul social come @maxmose_. La domanda è diretta, quasi spiazzante: “Se domani mattina avesse vent’anni, quale sarebbe la prima cosa che farebbe?”. Da qui nasce una delle risposte più sincere e commoventi viste negli ultimi tempi sui social.

Un incontro casuale che conquista TikTok

Massimiliano Mose è un creatore di contenuti che ha costruito la sua popolarità su interviste brevi e autentiche. Nella bio del suo profilo scrive di “parlare con le persone”, e questo video ne è la prova perfetta. L’uomo che incontra per strada, con una busta piena di quotidiani cartacei — un’abitudine ormai rara, in particolar modo tra chi ha meno di 40 anni — diventa il simbolo di un’Italia che non c’è più, ma che conserva ancora una saggezza genuina.

L'89enne, con giornali cartacei sotto braccio, spiega cosa farebbe se potesse tornare a vent'anni.
L’89enne, con giornali cartacei sotto braccio, spiega cosa farebbe se potesse tornare a vent’anni.

Alla domanda di Mose, l’anziano risponde con semplicità: “Domani mattina andrei in montagna a fare una bella camminata, per esempio”. Una risposta che racchiude un messaggio potente: la felicità non sta nei grandi progetti, ma nei gesti semplici, in un passo in mezzo alla natura, nella libertà di fare ciò che piace.

Un professore di filosofia e una lezione di vita

Nel corso del video, l’uomo svela di aver lavorato tutta la vita come professore di filosofia. “Ho studiato il linguaggio e il pensiero e li ho insegnati agli studenti”, racconta. Poi, con la serenità di chi ha riflettuto a lungo sulla vita, confessa un rimpianto: “Forse avrei voluto studiare matematica, invece di filosofia”. A fine video si scopre la sua identità: si tratta di Giovanni Battista Flores d’Arcais, docente universitario molto conosciuto a Padova, spesso confuso con il più celebre Paolo Flores d’Arcais. Dal suo profilo LinkedIn, scopriamo che Giovanni Battista ha studiato in Germania e negli Stati Uniti e, nonostante la sua carriera accademica, parla con la leggerezza e la saggezza di chi ha capito cosa conta davvero.

“La felicità? Essere in pace con sé stessi”

Quando Mose gli chiede cosa significhi per lui la felicità, il professore sorride: “È una domanda difficile… direi essere in pace con sé stessi, avere gente simpatica attorno e non fare troppo casino”. Un pensiero limpido, che in poche parole riassume ciò che molti inseguono per una vita intera. Prima che il video si chiuda, arriva anche un consiglio prezioso: “Fate un lavoro che vi renda felici e tranquilli, non per i soldi. Perché poi alla fine non servono”. È una frase che racchiude la sua filosofia: la felicità è una costruzione quotidiana, fatta di equilibrio, relazioni sincere e scelte coerenti con se stessi. Come ci insegna la saggezza popolare italiana, la bara non ha le tasche.

I rimpianti più comuni nella vecchiaia

Le parole del professore trovano conferma anche nella ricerca psicologica. Numerosi studi internazionali indicano che i rimpianti più grandi delle persone anziane riguardano proprio ciò che non si è avuto il coraggio di fare: seguire un sogno, viaggiare, vivere secondo i propri desideri autentici.

Molti rimpiangono di non aver coltivato abbastanza i rapporti umani, di aver lavorato troppo o di non aver espresso apertamente i propri sentimenti. Altri ancora si rammaricano per le occasioni perse, per non aver imparato qualcosa di nuovo quando ne avevano la possibilità. Tutti elementi che tornano nelle parole dell’89enne di Padova: la vita, suggerisce, non va risparmiata, ma vissuta con curiosità e gratitudine.

Una lezione che tocca tutti

Il video di Massimiliano Mose non è solo un contenuto virale: è uno specchio in cui molti si riconoscono. In pochi minuti, un dialogo semplice diventa una riflessione collettiva su felicità, tempo e autenticità. L’anziano professore, con la sua calma e la sua ironia, ricorda che il segreto per vivere bene non è tornare ai vent’anni, ma saperli portare dentro di sé, ogni giorno.

E forse, se davvero potessimo tornare indietro, non cambieremmo molto. Solo il modo in cui guardiamo il mondo — con più leggerezza, più ascolto e quella curiosità che, a quanto pare, nemmeno gli 89 anni riescono a spegnere.