Brad Pitt, Ray Liotta e James Gandolfini sono tra i protagonisti di un film da recuperare assolutamente: potete guardarlo su RaiPlay.
Cogan – Killing Them Softly è un film gangster-noir del 2012 diretto da Andrew Dominik e tratto dal romanzo Cogan’s Trade di George V. Higgins. L’opera, presentata in concorso al Festival di Cannes 2012, ha attirato l’attenzione per la sua forte critica sociale e per uno stile narrativo ipnotico e denso di simbolismi. Oggi la pellicola è disponibile su RaiPlay, dove continua a essere apprezzata da pubblico e critica per il suo linguaggio visivo e per l’interpretazione di Brad Pitt, protagonista assoluto della vicenda.
La storia si svolge nella periferia americana durante la crisi finanziaria del 2008, in un contesto degradato dove il confine tra criminalità e sopravvivenza si fa sottile. Due malviventi improvvisati, Frankie e Russell, decidono di rapinare una partita di poker gestita dalla mafia locale. Pensano di farla franca perché la colpa ricadrà su Markie Trattman, già sospettato anni prima di un colpo simile. Tuttavia, il colpo manda in frantumi gli equilibri dell’economia criminale e costringe i boss a correre ai ripari, incaricando Jackie Cogan di ripristinare l’ordine.
Su RaiPlay, un ottimo Brad Pitt in un film tratto da un romanzo amatissimo: candidato al Festival di Cannes
Cogan, interpretato da Brad Pitt, è un sicario professionista abituato a risolvere i problemi con freddezza e precisione chirurgica. La sua missione consiste nell’individuare e punire i responsabili, ristabilendo il controllo e garantendo che la mafia mantenga la propria autorità. Il personaggio è disincantato, pragmatico e del tutto immune alla pietà. Pitt costruisce una figura magnetica e inquietante, che incarna la brutalità di un sistema in cui ogni legame umano è subordinato al profitto. Il suo monologo finale, in cui definisce l’America un “business”, sintetizza la visione cinica e nichilista che domina l’intero film. La regia di Dominik accompagna la narrazione con uno stile cupo, fatto di silenzi, dialoghi taglienti e lunghe inquadrature che restituiscono la tensione morale e psicologica dei personaggi.

L’uso di elementi televisivi e politici, come i discorsi di Bush e Obama, amplifica il parallelismo tra il mondo criminale e quello economico, suggerendo che entrambi si fondano sulle stesse dinamiche di potere, denaro e sopraffazione. Nel cast, accanto a Pitt, spiccano James Gandolfini e Ray Liotta, che danno ulteriore profondità alla trama. Gandolfini interpreta Mickey, un sicario in declino, sopraffatto dall’alcol e dalla stanchezza di una vita senza prospettive. La sua figura aggiunge malinconia e realismo, mostrando l’altra faccia della violenza: quella di chi non riesce più a convivere con il proprio passato. Liotta, invece, nei panni di Markie Trattman, è il gestore della bisca rapinata. Vittima designata di un sistema che non ammette errori, il suo destino rappresenta la crudeltà delle regole interne alla criminalità organizzata, dove la colpa non è mai personale ma funzionale al mantenimento del potere.
Un film tratto da un romanzo affascinante
L’origine letteraria del film affonda nel romanzo di Higgins, noto per la scrittura asciutta e dialoghi realistici. Dominik ne conserva la struttura, adattandola però a un contesto più contemporaneo, quello della crisi economica del 2008. Tale scelta non è solo estetica, ma politica: la disgregazione sociale e il fallimento dell’idea di comunità diventano la vera posta in gioco della vicenda. Presentato a Cannes, il film ha ricevuto consensi per l’efficacia visiva, la fotografia cupa e il modo in cui trasforma una storia di gangster in una riflessione sulla società americana. Killing Them Softly dimostra di essere molto più che un semplice thriller criminale: si tratta di un ritratto spietato di un mondo senza empatia, dove la violenza è solo l’estensione naturale del profitto. La lentezza narrativa e i dialoghi riflessivi creano un’atmosfera sospesa, quasi ipnotica, che si distingue dai classici del genere.
L’opera diventa, in questo modo, una metafora del capitalismo più estremo, in cui i personaggi agiscono mossi unicamente dal calcolo e dall’interesse personale. Da vedere su RaiPlay, il film offre un’esperienza intensa e disturbante, in cui ogni gesto è carico di significato. Le interpretazioni di Pitt, Gandolfini e Liotta restano memorabili, la colonna sonora accompagna con efficacia la tensione e la fotografia esalta il contrasto tra degrado urbano e luci artificiali. Cogan – Killing Them Softly è, in definitiva, un noir moderno che colpisce per la sua lucida ferocia e per la capacità di mostrare quanto il crimine rifletta, in modo spietatamente realistico, la stessa logica che governa il mondo reale. Disponibile su RaiPlay, il film conferma Andrew Dominik come uno dei registi più audaci del cinema contemporaneo e Brad Pitt come interprete capace di dare corpo a un personaggio che incarna la disillusione dell’America post-crisi.
