La busta paga del mese di ottobre sarà più alta per migliaia di lavoratori, i quali riceveranno, pertanto, uno stipendio più consistente. Ecco la motivazione e chi avrà questo vantaggio.
I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) sono accordi siglati tra organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per regolare i rapporti di lavoro all’interno di specifici settori produttivi. Hanno validità nazionale e disciplinano sia gli aspetti normativi – come orari, ferie, sicurezza e mansioni – sia quelli economici, tra cui retribuzioni minime e scatti di anzianità. Questi contratti assicurano condizioni uniformi e tutele condivise per i lavoratori e i datori di lavoro di uno stesso ambito. Tra i principali, il CCNL Studi Professionali riguarda il personale impiegato negli studi professionali e intellettuali, come quelli di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri, medici e psicologi.
È stipulato da Confprofessioni, Consilp e le principali sigle sindacali (FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL) e ha durata triennale. Si applica sia a studi individuali sia a società professionali, disciplinando un settore che rappresenta una parte significativa del lavoro intellettuale in Italia. Il contratto distingue cinque aree professionali – economico-amministrativa, giuridica, tecnica, medico-sanitaria e altre attività intellettuali – e prevede otto livelli di inquadramento, compresa la categoria dei Quadri. Ogni livello definisce con precisione mansioni, competenze e responsabilità, con retribuzioni e diritti stabiliti da tabelle nazionali aggiornate periodicamente.
Busta paga ottobre: i dettagli sull’aumento dello stipendio per il CCNL Studi Professionali
Proprio lo stipendio dei lavoratori che hanno stipulato questo contratto, è destinato a incrementare a partire da questo mese. Lo ha rivelato un noto esperto di lavoro ed economia, il commercialista Giorgio Infantino, spiegando che questo incremento sarà definitivo: non una tantum, dunque, ma riguarderà tutti gli stipendi, a partire da quello del mese di ottobre 2025. Questo aumento è dovuto al rinnovo del CCNL, avvenuto nel febbraio del 2024. Gli aumenti sono stati erogati in quattro scaglioni diversi, e questo è il terzo: ve ne sarà un altro nel mese di dicembre 2026.

Ma a quanto corrisponde l’incremento? Questo dipende dalla fascia retributiva. Si parte dal livello 3, e in base a questo aumento, si definiscono gli altri aumenti. In particolare, i lavoratori del livello 3 guadagneranno 45 euro in più, per uno stipendio di 1.706,37 euro mensili. Ricordiamo che questi numeri si riferiscono agli stipendi lordi, cioè alla cifra complessiva riconosciuta dal datore di lavoro prima delle trattenute fiscali e previdenziali. Da questa somma vengono infatti detratti contributi, imposte e quote per il TFR, determinando così lo stipendio netto, ossia quanto il lavoratore riceve effettivamente in busta paga. Chiariamo, infine, che l’aumento sarà automatico, e dunque il lavoratore non dovrà fare nulla per riceverlo.
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