Gallicianò è un particolarissimo borgo della Calabria, dove si parla una variante del greco e ci sono delle tradizioni musicali antichissime.
Nella città metropolitana di Reggio Calabria, si trova il comune di Condofuri. Questo comune, oltre che per il mare e per le sue grandi bellezze naturali, è noto per essere parte dell’area linguistico-geografica denominata ‘Grecanica‘. Quest’area, che si trova intorno ai monti di Bova ed è denominata anche ‘Bovesia‘, è nota per essere un’area ellenofona: oltre all’italiano si parla, cioè, il dialetto greco-calabro. All’interno del comune di Condofuri vi è, in particolare, un borgo dove tutti gli abitanti conoscono questo dialetto: è il borgo di Gallicianò. Visitare il borgo di Gallicianò è un’esperienza unica: lì, come rivela il content creator Giuseppe Scuticchio, noto anche come @next_heaven, si trovano targhe e insegne con indicazioni scritte in greco di Calabria, con le lettere dell’alfabeto latino, e le rispettive tradizioni in greco moderno.
Oltre alla lingua, nel borgo di Gallicianò sono rimaste vive le tradizioni millenarie della Magna Grecia: lì, ad esempio, si suona ancora la lira, e si mantengono abitudini domestiche e gastronomiche antichissime. Lì si possono trovare anche una chiesa ortodossa, un piccolo teatro greco nel cuore del Centro Storico, e anche un museo etnografico. Questo borgo è, insomma, unico nel suo genere, e merita di essere visitato.
L’itinerario alla scoperta della zona in cui si parla il greco della Calabria: dal borgo di Gallicianò a Bova
Per chi volesse visitare l’intera zona grecanica, suggeriamo un itinerario di due giorni, per un weekend autunnale meraviglioso. Un weekend d’autunno tra Gallicianò e la zona grecanica calabrese è un viaggio nella memoria antica del Sud, dove il paesaggio parla la lingua dei padri. L’eco del greco antico risuona ancora tra le case in pietra, e l’Aspromonte, con i suoi boschi tinti d’oro e di rosso, fa da cornice a una terra in cui cultura, natura e gastronomia convivono in armonia profonda. Il percorso inizia a Gallicianò, la “piccola Grecia di Calabria”, un borgo arroccato a oltre seicento metri che conserva un’anima arcaica e autentica. Le viuzze silenziose conducono alla Chiesa di San Giovanni Battista e al Tempio Greco-Ortodosso di Panaghìa tis Elladas, simbolo della spiritualità ellenofona. La Fonte dell’Amore, meta di coppie e pellegrini, custodisce un’antica leggenda legata all’unione eterna.

A tavola, la tradizione grecanica si rivela nel capretto d’Aspromonte, nelle lestopitte e nel vino profumato al bergamotto, sintesi perfetta tra mare e montagna. Nel pomeriggio, un itinerario di trekking lungo la Fiumara dell’Amendolea accompagna tra ulivi secolari, fichi d’India e antichi sentieri che collegano i borghi dell’area grecanica. Rientrare in un agriturismo locale significa scoprire i sapori più veri: miele, formaggi e liquori artigianali serviti con la lentezza che appartiene a queste colline.
La seconda giornata
Il secondo giorno si apre a Bova Superiore, capitale dei Greci di Calabria e borgo tra i più belli d’Italia. Il Museo della Lingua Greco-Calabra e quello della Civiltà Contadina raccontano un’identità che ha attraversato i secoli. Dalla sommità del Castello Normanno, lo sguardo spazia fino al mare, mentre le viuzze profumano di pane caldo e olive condite. Il viaggio prosegue verso Pentedattilo, borgo incastonato nella roccia dalla forma di mano. Tra le sue case abbandonate sono nate gallerie d’arte e piccoli atelier, testimoni di una rinascita silenziosa.
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Le leggende, come quella tragica degli Alberti, avvolgono il paese di mistero e fascino. In autunno, le vie si animano con festival, musica popolare e vino novello, in un’atmosfera sospesa tra mito e realtà. L’autunno è la stagione più intensa per vivere l’area grecanica: i colori dell’Aspromonte, la luce limpida e la quiete dei borghi trasformano questo itinerario in un viaggio dell’anima, dove ogni passo riporta alle origini più profonde della Magna Grecia. Per questo, suggeriamo di dedicare a questa zona un weekend tra il mese di ottobre e novembre: si trascorreranno dei giorni a dir poco meravigliosi.
