Non utilizzare mai queste tipologie di bicchieri per bere: ecco perché non sono assolutamente sicuri.
Il bicchiere è un oggetto di uso quotidiano che unisce funzionalità, estetica e tradizione. Nato come semplice recipiente, nel tempo ha assunto ruoli molteplici, riflettendo le trasformazioni tecnologiche e culturali della società. La sua evoluzione accompagna la storia del vetro, materiale principe nella produzione di stoviglie, ma anche quella di plastica, carta, metallo e ceramica, ciascuno con caratteristiche proprie. Il vetro sodico-calcico è oggi il materiale più diffuso, apprezzato per la trasparenza e la resistenza. Il vetro borosilicato sopporta gli sbalzi di temperatura, mentre il cristallo si distingue per la brillantezza e l’uso nelle occasioni speciali. La plastica è sinonimo di praticità e leggerezza, ideale per l’esterno, mentre la carta resta la scelta del monouso in eventi e locali. Metallo e ceramica mantengono un valore artigianale o decorativo, come nel caso delle tazze termiche o dei calici smaltati.
Oltre alla funzione di contenere bevande, il bicchiere è impiegato come contenitore per dessert, supporto per candele o fiori, strumento di misura in cucina o elemento decorativo. In ambito scientifico e artistico diventa protagonista di esperimenti e creazioni. Nella degustazione professionale, la forma e il materiale influenzano aroma, temperatura e gusto, determinando l’esperienza sensoriale della bevanda. Quindi, il bicchiere è un oggetto polifunzionale e simbolico, frutto di artigianato e innovazione, capace di adattarsi a ogni contesto, dalla tavola quotidiana al design creativo. Non sempre, però, può essere utilizzato per bere.
Non utilizzare i contenitori di vetro come bicchieri per bere: la spiegazione dell’esperto
Alcune tipologie di vetro, infatti, non sono alimentari, e, quindi, i contenitori in vetro realizzati con questi materiali non possono essere utilizzati per bere. A rivelarlo, è stato un noto farmacista, e cioè il dottor Vincenzo Spinelli. In particolare, l’esperto ha spiegato che i bicchieri delle candele, oppure quelli che contengono le creme, non possono essere riutilizzati come bicchieri per l’acqua, nemmeno se vengono risciacquati adeguatamente. Il vetro dei contenitori di candele o di cosmetici, ad esempio, può contenere residui di profumi, di coloranti, o di vernici, che restano nel vetro anche dopo il lavaggio.
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Quando si versa acqua, vino o succo, quei residui possono rilasciarsi nelle bevande, e, quindi, bevendole si potrebbero assumere dei residui di sostanze tossiche. Alcuni vetri decorativi, poi, potrebbero addirittura fessurare o rompere, in quanto non resistenti agli sbalzi di temperatura. Non bisogna, dunque, usarli per bere o conservare cibo, ma possono essere comunque riutilizzati come portapenne, vasetti per piante, porta-cotton fioc o portapennelli da trucco. Inoltre, tra gli altri contenitori di vetro che non conviene riutilizzare come bicchieri per l’acqua, l’esperto cita anche i contenitori per le opere d’arte artigianali, o i vasetti ornamentali. Per quanto l’abitudine di riutilizzare gli oggetti e di non buttarli sia di norma utile e importante, dunque, in questo caso è sempre meglio utilizzare soltanto i bicchieri prodotti esplicitamente per lo scopo di contenere liquidi da bere!
