In Umbria, c’è un borgo medievale con vista mozzafiato sulla Valnerina: si entra da una splendida porta antica

L’itinerario per un weekend di ottobre ad Arrone, splendido borgo medievale dell’Umbria: da visitare assolutamente.

Nella provincia umbra di Terni, è possibile visitare un borgo meraviglioso. Si tratta di un borgo di origine medievale, situato nella splendida cornice della Valnerina: è Arrone, un comune di circa 2.500 abitanti, che merita di essere visitato per la sua incredibile bellezza. Questo borgo fa parte dei circuiti delle Città dell’Olio e dei Borghi più belli d’Italia: si tratta, insomma, di una località a dir poco meravigliosa, che consigliamo di visitare proprio nel mese di ottobre. Come rivela Eleonora Giorgioni, una nota travel creator, è possibile entrare nel borgo da una porta antica. Da lì, si possono visitare case in pietra e vicoli stretti dall’enorme fascino.

Tra chiese gotiche, come la Chiesa di San Giovanni Battista, nota per i suoi affreschi del Quattrocento, e una splendida torre, come la Torre Civica, dalla base quadrata, il borgo di Arrone colpisce per la sua storia e per le opere architettoniche che ospita. Inoltre, Arrone offre una splendida vista sulla Valnerina, che in autunno acquisisce dei colori unici. Ogni angolo, spiega Eleonora Giorgioni, è silenzio e bellezza, e all’improvviso si aprono degli scorci dalla vista mozzafiato. Di grande fascino, infine, è l’ulivo secolare, che cresce spontaneamente sulla sommità della Torre Civica.

Il borgo medievale in Umbria da visitare a ottobre: gita meravigliosa per un weekend indimenticabile

Questo borgo può essere visitato in una giornata, ma consigliamo di trascorrere un weekend, di almeno due giorni, ad Arrone e nelle zone limitrofe. Nel cuore della Valnerina, l’antico borgo di Arrone diventa il punto di partenza ideale per un fine settimana tra natura, arte e sapori d’autunno. Questo itinerario di due giorni accompagna alla scoperta di luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, tra sentieri panoramici, affreschi rinascimentali e profumi di tartufo e legumi umbri. Il primo giorno inizia nel centro storico di Arrone, arroccato sulle colline e circondato da boschi. Le strette vie in pietra conducono alla Rocca medievale, da cui si apre una vista suggestiva sulla valle. Poco distante si trovano la Chiesa di San Giovanni Battista, con affreschi del Trecento, e la Torre Civica, che ricorda la potenza del borgo in epoca longobarda.

Umbria borgo
Il viaggio di Eleonora Giorgioni ad Arrone.

Scendendo verso valle, merita attenzione la Chiesa di Santa Maria Assunta, decorata da opere di Vincenzo Tamagni e Jacopo Siculo, tra i più noti artisti del Rinascimento umbro. Il percorso si chiude al Convento di San Francesco, dove affreschi antichi evocano episodi legati al santo di Assisi e alla spiritualità del luogo. Nel pomeriggio, la natura diventa protagonista. Il Parco Fluviale del Nera offre sentieri accessibili che costeggiano il fiume e attraversano oliveti e resti romani. La camminata verso Tripozzo regala panorami autunnali di rara bellezza. Per chi ama l’avventura, è possibile praticare rafting o canoa lungo il corso del Nera, in un contesto naturale incontaminato. La sera invita al gusto: si consiglia di assaggiare piatti al tartufo nero, nonché le zuppe di legumi e la pasta fatta a mano, o piatti stagionali con funghi, cacciagione e castagne.

La seconda giornata

Il secondo giorno si apre con la Cascata delle Marmore, tra i paesaggi più iconici d’Italia, dove i sentieri panoramici permettono di osservare da diverse prospettive la potenza dell’acqua. A pochi chilometri si trova Piediluco, borgo affacciato sull’omonimo lago, ideale per una sosta rilassante immersa nei colori caldi dell’autunno. Nel pomeriggio si prosegue verso Ferentillo, dove il Museo delle Mummie conserva testimonianze straordinarie del passato e la storia del borgo rivive tra pietra e silenzio.

Da qui parte un tratto del Cammino di San Valentino, percorso spirituale e paesaggistico che attraversa la valle. Il weekend si conclude con una pausa gastronomica in una delle trattorie locali, dove trionfano la lenticchia di Castelluccio, la polenta al cinghiale, i primi ai funghi e i dolci alle noci. Questo itinerario unisce storia, natura e sapori, offrendo un’esperienza completa nel cuore dell’Umbria più autentica.