Delega della gestione dei servizi online offerti dall’Agenzia delle Entrate: cos’è, come farla e quanto dura.
L’innovazione della Pubblica Amministrazione italiana ha cambiato radicalmente l’accesso ai servizi, grazie a un processo di digitalizzazione che ha eliminato molte delle barriere tradizionali. Orari rigidi, code agli sportelli e modulistica cartacea hanno lasciato spazio a un sistema più fluido, in cui pratiche e certificazioni si gestiscono comodamente online. L’introduzione di strumenti come SPID, CIE e CNS ha reso possibile l’identificazione digitale sicura, garantendo trasparenza ed efficienza. Il cittadino oggi può avviare procedure, trasmettere documenti e monitorare l’iter amministrativo in qualsiasi momento, con un accesso disponibile ventiquattr’ore su ventiquattro. Un ambito centrale di questa trasformazione riguarda l’Agenzia delle Entrate, dove l’area riservata consente di svolgere operazioni che spaziano dalle dichiarazioni fiscali alla consultazione del Cassetto Fiscale, fino alla gestione della fatturazione elettronica.
L’accesso avviene tramite le credenziali digitali già previste per i cittadini, mentre professionisti e imprese possono ancora utilizzare le credenziali storiche. Questa modalità garantisce sicurezza e velocità, oltre a un miglior controllo dei propri dati fiscali. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con la possibilità di delegare la gestione dei servizi a persone di fiducia, se le persone sono impossibilitate a usarli. Attraverso moduli e procedure disponibili sul portale dell’Agenzia, la delega consente a una persona di fiducia di operare direttamente per conto del cittadino o dell’impresa, con margini definiti di autorizzazione. Ciò semplifica la quotidianità di chi preferisce affidarsi a un supporto esterno, senza rinunciare alla trasparenza.
Delega dei servizi online a persone di fiducia: l’Agenzia delle Entrate rivela quanto può durare
A proposito della delega dell’uso dei servizi online a persone di fiducia, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente rivelato quanto può durare questa delega. Ne ha, in particolare, parlato in risposta alla domanda di un contribuente che, mediante la Posta di FiscoOggi, aveva chiesto se la delega avesse una scadenza. L’ente ha chiarito che la delega all’uso dei servizi online da parte di una persona di fiducia non è illimitata, ma ha una durata ben definita. Il contribuente che non può gestire in autonomia le proprie pratiche telematiche può presentare un’apposita istanza per autorizzare un delegato, indicando anche il periodo di validità. L’abilitazione resta valida fino al 31 dicembre dell’anno specificato dal contribuente, ma non può mai superare il termine del 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di attivazione. In assenza di una data espressa, la delega scade automaticamente il 31 dicembre dell’anno in cui è stata concessa.

L’ente ha inoltre sottolineato che la gestione della delega resta completamente nelle mani del contribuente. Con le stesse modalità previste per la richiesta, è infatti possibile revocarla in qualsiasi momento, disabilitando il soggetto autorizzato. In questo modo si garantisce un equilibrio tra l’esigenza di semplificazione e il mantenimento del pieno controllo da parte dell’interessato. Questa impostazione, oltre a rafforzare la trasparenza nei rapporti con l’amministrazione fiscale, tutela i cittadini che, per motivi di età, salute o competenze digitali, necessitano di affidarsi a un intermediario di fiducia. La scadenza temporale impedisce un uso indefinito della delega, assicurando che l’autorizzazione sia sempre attuale e consapevole.