Italiana fa la spesa in Giappone e mostra lo scontrino: due cose sorprendono davvero

Quanto costa fare la spesa in Giappone, e cosa si può acquistare? A questa domanda, ha provato a rispondere una ragazza italiana, che ha fatto la spesa in un supermercato del Paese del Sol Levante.

Il costo della vita in Giappone viene considerato medio-alto, con forti differenze tra grandi metropoli e centri minori. Tokyo resta la città più cara, soprattutto per gli affitti e i servizi, mentre realtà come Okayama o Kofu garantiscono spese decisamente inferiori, con canoni per una stanza che possono arrivare anche all’equivalente in yen di 300 euro. In media, poi, la vita nelle cittadine provinciali può risultare più economica rispetto alle metropoli, anche in maniera netta, pur mantenendo servizi efficienti, per quanto queste abbiano un’offerta culturale e ricreativa inferiore. Il confronto con l’Europa mostra un quadro equilibrato: il Giappone ha prezzi simili a Francia, Germania o Belgio, in alcuni casi leggermente più alti rispetto all’Italia, ma spesso più bassi di Regno Unito o Scandinavia per voci come trasporti e sanità.

Un aspetto rilevante riguarda la spesa alimentare, che presenta caratteristiche peculiari. Nei supermercati si trovano carne, pesce, riso, prodotti a base di soia e una vasta scelta di piatti pronti. La frutta e la verdura, vendute spesso al pezzo, possono raggiungere prezzi molto alti, soprattutto per le varietà occidentali. Restano invece più accessibili i prodotti stagionali locali, come zucca e funghi, mentre i latticini e la frutta pregiata sono considerati quasi beni di lusso. Le abitudini di acquisto privilegiano piccole quantità e frequenza, con una qualità media elevata. Gli alimenti importati, come pasta o formaggi, risultano, come sempre, più costosi, ma comunque reperibili. Nel complesso, vivere in Giappone significa affrontare spese variabili ma sostenibili, con una qualità della vita alta e differenze non piccole tra aree urbane e rurali.

Italiana fa la spesa in Giappone: ecco quanto ha speso e cosa ha comprato

Per avere un’idea più chiara della spesa in Giappone, è possibile trovare in rete numerose testimonianze di persone che vi abitano, e che rivelano cosa hanno acquistato e quanto hanno speso. Una di queste, è la testimonianza di Serena Peppoloni, una content creator italiana che vive nel Paese del Sol Levante. Della sua testimonianza, sorprendono due cose in particolare: prima di tutto, che in un supermercato giapponese si può trovare davvero di tutto, con una varietà che supera anche quella dei supermercati italiani. La seconda cosa che si può notare, è che, per chi sa cosa acquistare e dove, il costo della spesa in Giappone può essere anche molto conveniente. Nel video pubblicato sui social, in effetti, Serena Peppoloni ha spiegato di aver acquistato cibo tipico orientale, come i litchi, il tofu, le uova di pesce, ma anche alimenti come lo yogurt.

Italiana spesa Giappone
Alcuni prodotti acquistati dalla content creator Serena Peppoloni.

Non solo cibo: la content creator ha acquistato anche degli spazzolini, che ha rivelato costare davvero poco in Giappone, creme anti-scottatura e altri prodotti estetici, come trucchi e altri prodotti simili. E ancora, una scorta gigante di vitamine, in un formato che raramente si vede in Italia, così come delle bevande quali il tè e il latte di soia. Nell’elencare i prodotti acquistati, si nota anche come certe abitudini, in Giappone, siano molto diverse dalle nostre: il latte di soia, rivela ad esempio la content creator, è diffuso quanto e, per alcuni, anche più del latte di natura animale.

@serepeppy

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Ultimi prodotti acquistati e il verdetto

E, a proposito di soia, esistono dei fagioli di soia fermentata molto particolari, che in Giappone si trovano ovunque, e a un prezzo conveniente: i natto, che Serena Peppoloni ha rivelato essere particolarmente buoni. E ancora, supplementi per la pelle, oli per capelli, palline gommose per il bagno con il loro caricatore, creme solari molto economiche, inchiostro e dei calzini. Il tutto, per un costo totale di 15.599 yen, e cioè circa 90 euro. Per una spesa così importante e diversificata, il prezzo risulta decisamente conveniente. Spesa promossa in Giappone, insomma!