Claudia Cardinale non è stata solo attrice di film, ma anche di miniserie televisive: su RaiPlay ne è disponibile una meravigliosa, diretta da Luigi Comencini.
La miniserie “La Storia”, diretta da Luigi Comencini e interpretata da Claudia Cardinale, fu trasmessa per la prima volta su Rai 1 nel novembre 1986. L’opera è tratta dal romanzo di Elsa Morante, pubblicato nel 1974, considerato uno dei testi più intensi del Novecento. Si tratta di una narrazione imponente, che attraversa la Seconda Guerra Mondiale e i suoi effetti devastanti, scegliendo di raccontare non i grandi protagonisti, ma gli ultimi e gli emarginati, coloro che la scrittrice definiva “invisibili” della Storia. La miniserie, oggi disponibile su RaiPlay, consente di rivivere un capitolo fondamentale della televisione italiana e di riscoprire un racconto che conserva una forza intatta.
La trama ruota intorno a Ida Ramundo, una maestra elementare vedova, con origini ebraiche, che vive a Roma nel quartiere San Lorenzo con il figlio adolescente Nino. La sua esistenza ordinaria viene sconvolta dalla brutalità della guerra: Ida subisce la violenza di un soldato tedesco e da quell’episodio nasce Giuseppe, chiamato “Useppe”. Intanto Nino, il primogenito, attraversa le difficoltà dell’Italia fascista, l’esperienza partigiana e le contraddizioni di un Paese in frantumi. Morante tratteggia figure vive e complesse, caratterizzate da fragilità e coraggio, e unisce al realismo una dimensione lirica capace di rendere tangibile il dolore, la miseria e il bisogno di dignità in anni segnati da distruzione e perdita.
Su RaiPlay, una splendida serie con Claudia Cardinale, diretta da Luigi Comencini
Claudia Cardinale offre una prova attoriale di rara intensità. La sua Ida Ramundo è fragile e forte al tempo stesso. È segnata da paura e dolcezza, dalla lotta silenziosa per proteggere i figli e dalla capacità di resistere nonostante la disperazione. Il suo talento restituisce un’eroina quotidiana, una donna comune che porta sulle spalle il peso della guerra senza mai rinunciare a un’umanità ferita ma viva. Accanto a lei, la regia di Luigi Comencini si distingue per equilibrio e sensibilità: evita toni drammatici eccessivi, preferendo un approccio sobrio che mette al centro le emozioni autentiche e il rispetto del testo originario. Le ambientazioni sono curate con attenzione, la narrazione procede con ritmo pacato, e ogni scena dà spazio alle relazioni, alla fatica e alla speranza dei protagonisti.

Guardare oggi “La Storia” significa immergersi in uno dei racconti più commoventi della letteratura e della televisione italiane. La miniserie conserva intatta la sua capacità di parlare al presente, perché affronta temi universali come la maternità, la memoria e la resistenza degli ultimi. Comencini e Cardinale hanno saputo tradurre il romanzo di Morante in immagini potenti, regalando al pubblico una testimonianza che non smette di interrogare. La delicatezza con cui sono raccontati i sentimenti, l’attenzione alle piccole vicende quotidiane e la rappresentazione dei conflitti rendono l’opera ancora viva e necessaria.
L’adattamento del 2023 con Jasmine Trinca e perché guardare questa miniserie
Molti ricorderanno che, nel 2023, Rai 1 ha presentato una nuova versione televisiva del romanzo, diretta da Francesca Archibugi. In questa produzione, il ruolo di Ida, reso memorabile da Claudia Cardinale, è stato affidato a Jasmine Trinca, che ha interpretato il personaggio con un’intensità personale e diversa, sottolineando la modernità del testo di Morante. Questa nuova serie ha riportato l’attenzione sull’attualità del romanzo, mostrando come la sua voce continui a parlare a generazioni differenti e a rinnovare la riflessione sulla fragilità umana e sulla resistenza silenziosa di chi attraversa la Storia da emarginato.
La possibilità di rivedere su RaiPlay la miniserie con Claudia Cardinale offre dunque l’occasione di confrontare due approcci differenti a un’opera monumentale. Se l’adattamento di Archibugi restituisce una lettura contemporanea, quello di Comencini rimane una pietra miliare. Lo fa grazie alla forza interpretativa della protagonista e alla fedeltà poetica al romanzo di Morante. Per questo, consigliamo di guardare anche questa miniserie.