Alzheimer, nutrizionista rivela i 3 comportamenti più indicati per prevenirlo: anche leggere è fondamentale

Non è ancora possibile curarlo, ma si possono adottare dei comportamenti per prevenirlo: ecco i consigli del nutrizionista per ridurre il rischio di contrarre l’Alzheimer.

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che distrugge progressivamente i neuroni, compromettendo memoria, linguaggio e capacità quotidiane fino alla completa perdita di autonomia. Alla base vi sono l’accumulo di placche beta-amiloidi e grovigli di proteina tau, che determinano disorientamento, mutamenti di personalità e difficoltà motorie. Negli stadi più gravi, il malato non riconosce i familiari e dipende totalmente dagli altri. Questa forma di demenza è la più diffusa nei paesi occidentali e colpisce soprattutto dopo i 65 anni, ma non mancano casi più precoci. Il rischio aumenta notevolmente con l’età. Oltre all’età, incidono familiarità, predisposizione genetica, ipertensione, diabete, fumo, obesità, alti livelli di colesterolo e sedentarietà.

Non esistono terapie in grado di arrestare la malattia, ma alcuni farmaci possono rallentarne il decorso e alleviarne i sintomi. L’Alzheimer resta, quindi,  una sfida complessa per la medicina e la società. La diagnosi precoce e il sostegno familiare rappresentano oggi gli strumenti più efficaci per affrontarla con maggiore consapevolezza e dignità, così come anche la promozione di corretti stili di vita. In effetti, attualmente l’attenzione si concentra principalmente sulla prevenzione, che risulta decisiva. È possibile, infatti, assumere dei comportamenti che aiutino a ridurre i rischi di contrarre l’Alzheimer. Non lo prevengono in maniera certa, ma aiutano sicuramente a ridurre la possibilità che si manifesti, superata una certa età.

Ecco i tre comportamenti principali che riducono i rischi di contrarre l’Alzheimer: i suggerimenti dell’esperto

A rivelare i tre comportamenti principali, che riducono il rischio di contrarre l’Alzheimer, è stato un noto nutrizionista italiano, e cioè il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha rivelato che i comportamenti riguardano le abitudini culinarie, le abitudini fisiche e anche quelle cognitive. Partendo dalla tavola, l’esperto suggerisce di seguire la dieta mediterranea, o dieta MIND. Tradotto, più verdure ogni giorno, e soprattutto quelle a foglia verde, ma anche frutta, e soprattutto frutti di bosco, nonché legumi almeno tre volte a settimana. Inoltre, l’esperto consiglia di mangiare cereali integrali e pesce, e prediligere l’olio extravergine d’oliva come condimento principale. Da limitare, invece, carni rosse, formaggi, burro, dolci e alimenti ultraprocessati.

Alzheimer comportamenti
I suggerimenti del dottor Daniele Basta.

E ancora, l’attività fisica: facendo un’attività fisica di almeno 150 minuti a settimana, moderata e intensa, come una camminata veloce per mezz’ora al giorno, e un po’ di esercizi di forza per due volte a settimana, si migliora il flusso di sangue al cervello e si riduce l’infiammazione, nonché si stimola la produzione di fattori che nutrono i neuroni. Infine, le attività cognitive e sociali: l’esperto suggerisce di non trascurare la mente e le relazioni sociali. Leggere, apprendere nuove abilità, coltivare nuovi hobby e divertirsi con giochi e partecipare ad attività sociali aiuta a rafforzare la propria riserva cognitiva. La riserva cognitiva, rivela l’esperto, è un vero scudo contro il declino cognitivo.