Lavoro: le ferie incidono sulla tredicesima? La risposta che non ti aspetti

Le ferie incidono sulla tredicesima mensilità, ma non in maniera negativa, come ci si potrebbe aspettare. Ecco la spiegazione dell’esperto.

Lo stipendio di un lavoratore dipendente nasce dall’unione di una quota fissa e di una serie di trattamenti accessori, definiti dalla legge, dai contratti collettivi o da intese personali. La parte fissa è rappresentata dal cosiddetto minimo tabellare, stabilito dal contratto nazionale in base al livello di inquadramento e alla mansione, e costituisce il compenso garantito ogni mese. A questa voce si affiancano gli scatti di anzianità, che premiano la durata del servizio, e le indennità, tra cui quella di contingenza, nata per contrastare l’inflazione e in molti settori ormai inglobata nella paga base. Esistono poi incrementi riconosciuti individualmente, come i superminimi o gli assegni ad personam. Questi possono essere stabiliti dall’azienda o da accordi con il singolo lavoratore e che, in alcuni casi, non vengono assorbiti da futuri aumenti contrattuali.

Accanto a queste voci, la retribuzione può includere indennità specifiche per trasferte, lavoro notturno o festivo, mansioni particolari o sostitutive della mensa. Una parte variabile dello stipendio è infine composta da straordinari, premi di produttività, provvigioni o cottimi, generalmente esclusi dal calcolo delle mensilità aggiuntive se non continuativi. Tra queste spicca, naturalmente, la tredicesima, riconosciuta a tutti i dipendenti come gratifica natalizia. Essa viene maturata ogni mese per un dodicesimo della retribuzione, anche durante ferie, malattia o maternità, e viene corrisposta di norma a dicembre, ma si può anche decidere di percepire una frazione ogni mese. L’importo si calcola sulla retribuzione globale di fatto, comprendendo paga base, scatti, superminimi e indennità fisse, mentre restano esclusi compensi straordinari o rimborsi saltuari. La tredicesima rappresenta così una vera mensilità in più, che valorizza la componente stabile del salario e assicura un sostegno economico significativo a fine anno.

Lavoro: ecco come le ferie retribuite incidono sulla tredicesima mensilità

A proposito di tredicesima mensilità, un noto commercialista italiano, e cioè il dottor Giorgio Infantino, ha rivelato una cosa alla quale non tutti pensano. L’esperto ha spiegato, infatti, che le ferie retribuite incidono sulla tredicesima mensilità. In un certo senso, infatti, c’è un rapporto tra queste due importanti nozioni del mondo del lavoro, anche se non è un rapporto negativo. L’esperto ha, in effetti, spiegato che la tredicesima mensilità si matura mese per mese, sotto forma di rateo. Il rateo si matura lavorando ogni mese.

Ferie tredicesima
Le ferie retribuite, spiega il dottor Infantino, sono considerate come giornate lavorative ai fini della tredicesima.

Le ferie retribuite, essendo considerate come giornate di pausa maturate giustamente e secondo la normativa, grazie al lavoro fatto giorno dopo giorno, incidono positivamente sulla tredicesima mensilità. Questo, spiega l’esperto, nel senso che, pur non lavorando, si matura comunque il rateo mensile. Come spiegato dall’esperto, infatti, anche una persona che rimane in ferie per un mese intero, continua a maturare il rateo mensile, pur non lavorando effettivamente. L’importante, però, è che le giornate di ferie siano tutte state correttamente maturate nei mesi e anni precedenti.

La tredicesima, dunque, matura anche durante le ferie, poiché considerate periodo di lavoro effettivo e retribuito, non subendo riduzioni. Solo le assenze non retribuite, come aspettativa, sciopero o congedo parentale, incidono sui ratei, limitando l’importo finale della gratifica natalizia normalmente corrisposta a dicembre.