Tra i vincitori della settantasettesima edizione degli Emmy Awards, c’è anche Noah Wyle, protagonista della serie The Pitt. Prima di questa serie, però, molti appassionati l’hanno già visto, per tanti anni, in uno dei telefilm più amati degli anni Novanta e Duemila.
Due settimane dopo gli MTV Video Music Awards, si è tenuta ieri sera un’altra importantissima cerimonia di premiazione, quella degli Emmy Awards. La stagione dei premi è proseguita, dunque, con il suo secondo importante appuntamento, quello dei cosiddetti ‘Oscar della televisione‘. Gli Emmy, infatti, sono i premi di maggior rilievo della televisione americana, e ogni anno vengono assegnati a chi ha rappresentato l’eccellenza della stagione precedente. Tra i premi fondamentali, si citano quello della migliore serie limitata, che è andato ad Adolescence, e quello alla migliore attrice in una serie comica, vinto da Jean Smart, per il suo ruolo nella serie Hacks, targata HBO Max. A proposito di HBO Max, è di questo colosso americano una delle serie che hanno trionfato di più agli Emmy Awards quest’anno: parliamo di The Pitt.
The Pitt è un medical drama, che ha debuttato in patria lo scorso 9 gennaio, e che arriverà in Italia a partire dal 24 settembre 2025, come esclusiva Sky. In 15 puntate, la prima stagione della serie racconta un singolo turno ospedaliero: ogni episodio dura un’ora, e mostra la storia dei medici e dei pazienti del pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh, nello Stato della Pennsylvania. Il protagonista è il dottor Michael ‘Robby’ Robinavitch, un medico ancora scosso da quanto accaduto durante la pandemia Covid. Robinavitch è interpretato da Noah Wyle, che per questo ruolo ha vinto il suo primo Emmy Award, proprio come miglior attore protagonista in una serie drammatica.
Emmy Awards 2025: ecco dove avete già visto Noah Wyle
The Pitt ha trionfato anche come miglior drama, così come per l’interpretazione di Katherine LaNasa, che dà il volto all’infermiera Dana Evans. In attesa di vedere la serie su Sky Atlantic, o in streaming su NOW, sveliamo una curiosità di cui non tutti sono a conoscenza. Noah Wyle è uno degli attori più famosi e amati del mondo della serialità televisiva e, dunque, se l’avete già visto, non vi sbagliate: l’attore di Los Angeles ha, infatti, interpretato per quasi 15 anni il dottor John Carter, tra i protagonisti di una delle serie televisive più innovative, famose e amate degli anni Novanta e Duemila. Parliamo, naturalmente, di E.R. – Medici in prima linea.

La serie, originariamente andata in onda sul canale americano NBC, e in Italia su Rai 2, è considerata il medical drama per eccellenza, anche grazie ai numerosi Emmy e Golden Globe vinti. È stata, inoltre, il trampolino di lancio per la carriera di uno degli attori di maggior successo di sempre: George Clooney, che nella serie interpretava il pediatra Doug Ross.
Da John Carter a Michael ‘Robby’ Robinavitch: un passaggio naturale e obbligato
John Carter è uno dei personaggi più complessi e particolari della serie E.R. – Medici in prima linea: questo perché i telespettatori hanno la possibilità di vedere tutta la sua crescita professionale e umana, dal suo terzo anno come studente specializzando di medicina, e primo in Pronto Soccorso, fino alla sua promozione come primario e responsabile del reparto. John Carter è stato un personaggio regolare della serie per ben undici stagioni consecutive, prima del suo trasferimento in Africa. Nel corso di undici stagioni, e poi in alcune puntate delle stagioni successive, i telespettatori hanno avuto la possibilità di assistere allo sviluppo di un personaggio incredibile, che inizia come studente immaturo e un po’ viziato, per poi diventare un vero e proprio eroe.
Noah Wyle è riuscito a interpretare in maniera eccezionale il personaggio, mostrando perfettamente tutti i lati del suo carattere, e come gli incontri fatti e le esperienze vissute lo abbiano fatto maturare. Per la sua interpretazione di John Carter, Wyle ha ottenuto ben cinque nomination agli Emmy Awards, ma non era mai riuscito a vincerne uno. Ora, con il ruolo di un altro dottore del Pronto Soccorso, Michael Robinavitch, è, finalmente, riuscito a ottenere la tanto ambita statuetta. Una statuetta che, in parte, appartiene anche a John Carter: The Pitt può essere, in effetti, considerato proprio il sequel spirituale di E.R. – Medici in prima linea.
Questo, non solo per ambientazione e argomento simili, ma anche perché è diretto da R. Scott Gemmill e prodotto da John Wells, insieme a Wyle stesso: tutti e tre avevano lavorato già insieme, proprio alla celebre serie degli anni Novanta. Per tutti quelli che hanno amato E.R. e John Carter, e, in generale, per i fan dei vecchi e cari ‘telefilm‘, dunque, The Pitt è una serie da vedere assolutamente!