Controlli fiscali: cosa fare in caso di irregolarità? L’Agenzia delle Entrate sugli interessi e la rateizzazione dei pagamenti

È arrivata una comunicazione di irregolarità, in seguito ai controlli fiscali: si può rateizzare il pagamento? E qual è il limite numerico delle rate? A quanto ammontano gli interessi? L’Agenzia delle Entrate offre tutti i chiarimenti.

I controlli fiscali rappresentano lo strumento con cui l’Agenzia delle Entrate verifica la correttezza delle dichiarazioni e il rispetto delle regole tributarie. Possono essere automatici, basati su procedure informatiche, formali, con analisi documentali a campione, o sostanziali, tramite ispezioni e richieste di chiarimento. Quando da queste verifiche emergono errori, omissioni o incongruenze, l’amministrazione invia una comunicazione di irregolarità, nota anche come “avviso bonario”. Il documento raggiunge il contribuente tramite raccomandata, PEC o nel cassetto fiscale, e segnala la possibilità di sanare la posizione con sanzioni ridotte. Le cause più comuni riguardano imposte non versate, detrazioni non spettanti o somme dichiarate in misura errata.

Una volta ricevuta la comunicazione, il contribuente ha 30 giorni per chiedere rettifiche, chiarire eventuali errori o pagare quanto dovuto. Il rispetto di questa scadenza è fondamentale, poiché consente di contenere i costi della contestazione. In assenza di regolarizzazione, infatti, la somma diventa cartella di pagamento, con applicazione di sanzioni piene, interessi più alti e possibili misure esecutive come pignoramenti o blocchi ai rimborsi. L’“avviso bonario” ha dunque una funzione preventiva: consente al contribuente di correggere la propria posizione evitando conseguenze più gravi. Si tratta di uno strumento che unisce l’interesse del fisco a recuperare rapidamente le somme con quello del contribuente a ridurre l’impatto delle penalità. A proposito della riduzione dell’impatto delle penalità, è possibile anche richiedere la rateizzazione di pagamenti.

Controlli fiscali: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla rateizzazione dei pagamenti in caso di comunicazione di irregolarità

Ed è proprio di rateizzazione di pagamenti che si parla in questo articolo. Mediante la Posta di FiscoOggi, una contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se fosse possibile rateizzare i pagamenti indicati, e a quanto ammontassero gli interessi e le sanzioni. L’ente ha precisato che le somme richieste a seguito di controllo formale possono essere oggetto di rateizzazione fino a un massimo di venti rate trimestrali di pari importo. La prima rata deve essere corrisposta entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione, mentre le successive vanno versate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre.

Controlli fiscali irregolarità
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter – X – Agenzia delle Entrate).

Sulle rate dopo la prima maturano interessi calcolati al tasso del 3,5% annuo. Il conteggio decorre dal primo giorno del secondo mese successivo a quello in cui la comunicazione è stata elaborata e si estende fino alla data effettiva del pagamento della singola rata. In questo modo, l’onere complessivo viene modulato nel tempo, garantendo maggiore flessibilità ma con un costo aggiuntivo legato agli interessi. La possibilità di dilazionare i versamenti rappresenta, quindi, un compromesso tra l’esigenza del fisco di recuperare le somme dovute e la necessità dei contribuenti di gestire l’impatto economico in più fasi.