“Non dimenticate mai di conservare gli scontrini della farmacia”: esperto rivela perché è fondamentale

Un esperto di economia e fisco ricorda che è fondamentale conservare gli scontrini della farmacia: ecco il motivo e a cosa può servire.

Le detrazioni per spese mediche e farmaceutiche rappresentano uno strumento fiscale rilevante per i contribuenti italiani nella dichiarazione dei redditi 2025. Il sistema consente di recuperare parte delle spese sanitarie sostenute, purché correttamente documentate e pagate con strumenti tracciabili. Per quanto riguarda le cure mediche, è prevista una detrazione del 19% sulle somme eccedenti la franchigia annua di 129,11 euro. La misura copre visite specialistiche, esami clinici, interventi chirurgici, assistenza infermieristica e altre prestazioni sanitarie. Qualora la spesa superi i 15.493,71 euro, l’agevolazione può essere, poi, ripartita in quattro rate annuali, permettendo una gestione più agevole del beneficio fiscale.

La stessa percentuale di detrazione si applica agli acquisti effettuati in farmacia, ma solo se si tratta di prodotti riconosciuti come medicinali o dispositivi medici marcati CE, riportati nello scontrino parlante. In quest’ultimo devono figurare chiaramente il codice fiscale dell’acquirente, la tipologia del prodotto e l’importo speso. È fondamentale ricordare che non rientrano tra i beni detraibili i parafarmaci generici, gli integratori alimentari non riconosciuti come farmaci e i cosmetici. Inoltre, non esiste un tetto massimo per le spese che possono essere portate in detrazione, ma l’importo recuperabile non può comunque superare l’IRPEF dovuta. Le spese devono essere riportate nel quadro E del Modello 730, in particolare nelle righe E1 ed E2.

Perché è importante conservare gli scontrini della farmacia e delle visite mediche

Ai fini di ottenere le detrazioni sulle spese mediche, può essere utile conservare gli scontrini dei medicinali acquistati in farmacia, nonché le ricevute delle visite mediche effettuate. A consigliarlo, è stato un noto esperto di economia e finanza, il dottor Riccardo Onano. L’esperto, in particolare, spiega che, anche con l’introduzione della dichiarazione precompilata, possono verificarsi discrepanze tra i dati forniti dall’amministrazione e la reale situazione del contribuente. In tali circostanze, gli scontrini e le ricevute assumono un ruolo centrale, poiché consentono di giustificare eventuali correzioni o aggiunte.

Scontrini della farmacia
La spiegazione dell’esperto. (Fonte: Instagram – @riccardo_onano).

Se, spiega l’esperto, sul portale dell’Agenzia delle Entrate e nel precompilato viene riportato che le spese mediche effettuate durante l’anno hanno un valore di 2.000 euro, mentre, in realtà, queste spese hanno un valore più alto, ad esempio di 3.000 euro, gli scontrini saranno l’unico modo per dimostrare di aver speso di più, nell’anno, di quanto segnato, e quindi per avere un rimborso maggiore. Il mantenimento delle ricevute è, in generale, particolarmente rilevante quando si interviene manualmente sulla dichiarazione, si modifica il modello precompilato o si utilizza la stessa documentazione per altri fini, come la richiesta di rimborsi assicurativi o la gestione di eventuali controversie. La raccomandazione dell’esperto è, pertanto, chiara: conservare con cura scontrini e ricevute significa tutelare il diritto alle detrazioni fiscali e difendere la propria posizione in caso di errori o contestazioni, riducendo al minimo i rischi legati a omissioni e discrepanze.