Bonifici bancari, esperto rivela le 5 truffe più diffuse: come riconoscerle prima di cadere in trappola

La guida di un noto esperto di tutela dei consumatori sulle truffe più diffuse che riguardano i bonifici bancari, e come riconoscerle per non cadere in trappola.

Il bonifico bancario rappresenta uno dei mezzi di pagamento più diffusi e sicuri, utilizzato da privati, imprese e pubbliche amministrazioni per trasferire somme in modo regolamentato. La sua ampia adozione si deve alla capacità di unire tracciabilità, affidabilità e rapidità, caratteristiche fondamentali in un sistema finanziario moderno. Le principali tipologie rispondono a esigenze diverse. Il bonifico ordinario è lo strumento più comune per trasferimenti nazionali o SEPA, con tempi medi di uno o due giorni lavorativi. Esiste anche il bonifico istantaneo, che consente l’accredito in pochi secondi a qualsiasi ora, e il bonifico estero (SWIFT), indispensabile per operazioni con valute differenti dall’euro, seppur con tempistiche più lunghe.

A questi si aggiungono il bonifico online, gestibile in autonomia tramite piattaforme digitali, il bonifico per cassa, disponibile anche per chi non possiede un conto, e i bonifici fiscali, richiesti in operazioni che danno diritto a detrazioni.

Oltre a essere pratico, il bonifico garantisce sicurezza, grazie alla documentazione bancaria che certifica l’operazione. La sua natura tracciabile lo rende inoltre uno strumento prezioso non solo in ambito privato e aziendale, ma anche fiscale, dove la chiarezza delle movimentazioni è indispensabile. Accanto ai vantaggi, emergono, però, rischi legati alle truffe. Tra i raggiri più diffusi vi è la falsa richiesta urgente di bonifico per acquisti mai consegnati, oppure la cosiddetta “truffa del bonifico sbagliato”, in cui il raggiro sfrutta accrediti fraudolenti annullati in seguito dalla banca. Non mancano inganni basati su pressioni psicologiche o offerte irrealistiche.

Bonifici bancari, ecco le cinque truffe più diffuse: la spiegazione dell’esperto

Per combattere le truffe, è fondamentale riconoscerle: per questo motivo, un noto esperto di tutela dei consumatori, l’avvocato Massimiliano Dona, ha rivelato le cinque truffe più diffuse, riguardanti i bonifici bancari. Per riconoscerle, basta capire e ricordare il modo in cui operano i truffatori: se vi trovate in situazioni simili a quelle spiegate, in alcuni casi, il consiglio è, quindi, quello di evitare di fare il bonifico e di segnalare il presunto truffatore. La prima truffa più diffusa riguarda la vendita dei propri oggetti usati: può capitare che il truffatore effettui un bonifico ordinario, riceva il bene e poi revochi il pagamento prima che resti eseguito. Il consiglio, in questo caso, è quello di attendere l’arrivo del bonifico prima della spedizione del bene.

Bonifici bancari truffe
La terza truffa citata dall’esperto. (Fonte: Instagram – @massimilianodona).

C’è, poi, la truffa del falso fornitore: un malintenzionato si spaccia per un fornitore abituale e invia nuove coordinate bancarie per il pagamento. Non credete mai a queste comunicazioni, e informatevi prima bene, prima di cambiare le coordinate. C’è, poi, il phishing bancario: con questa truffa, l’utente riceve e-mail o sms falsi, che lo inducono a inserire credenziali bancarie su siti contraffatti. Ovviamente, il consiglio è quello di non inserire mai queste coordinate, se non si è sicuri al 100% dell’attendibilità del sito.

Le altre due truffe e la novità

La quarta truffa più diffusa è quella dei falsi rimborsi o premi, secondo cui si promettono rimborsi o premi, solo previo bonifico: il beneficiario, in questi casi, è un truffatore, e non bisogna fidarsi. Infine, la truffa della manomissione delle coordinate IBAN: durante la trasmissione di una fattura o di un ordine di pagamento, l’IBAN viene alterato da un attaccante, ad esempio via malware, o tramite l’accesso non autorizzato alla nostra casella e-mail, e così il bonifico passa nelle mani sbagliate. Questo è più difficile da riconoscere ma, per fortuna, è in arrivo una novità.

Dal 9 ottobre 2025 entrerà, infatti, in vigore un nuovo sistema di sicurezza per i bonifici bancari. È il servizio VOP – Verification of Payee: questo servizio dovrà essere offerto da tutte le banche, e sarà uno strumento di protezione a dir poco utilissimo, anche per le truffe sui bonifici. Al momento dell’operazione, cioè, la banca verificherà in tempo reale la corrispondenza tra IBAN e nominativo del beneficiario. Questa procedura, automatizzata e immediata, mira a ridurre gli errori più comuni, come quelli dovuti a digitazioni scorrette, e soprattutto a contrastare le frodi legate a trasferimenti verso conti falsi o non autorizzati. L’innovazione risulta particolarmente rilevante per i bonifici istantanei, che per loro natura non possono essere revocati una volta eseguiti. In questo modo, si rafforza la tutela di privati e imprese, garantendo un ulteriore livello di controllo preventivo sulle operazioni.